La Giunta Regionale


09.06.2016 17:32

FONDI UE: PER FVG IMPORTANTE DEFINIRE MODALITA' RIPARTO FSC

Trieste, 9 giugno - Per la Regione Friuli Venezia Giulia è importante definire le modalità di riparto con le quali distribuire le risorse complessive - pari a circa 4 miliardi di euro - alle Regioni beneficiarie, attivando così l'economia e favorendo l'occupazione. La Regione auspica quindi una veloce attivazione della cabina di regia voluta a suo tempo dal Governo per mettere a sistema gli investimenti previsti dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC). È questa la posizione espressa dal Friuli Venezia Giulia al termine della riunione della Conferenza delle Regioni svoltasi a Roma, con la presenza della presidente Debora Serracchiani e dell'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin.

Al centro del confronto di quest'oggi quindi c'è stata da parte di tutti la volontà di velocizzare le procedure per dare avvio a quegli investimenti che, una volta attivati, sarebbero in grado di dare nuova linfa al sistema, favorendo la ripresa e creando nuovi posti di lavoro. Come già individuato nelle precedenti riunioni della Conferenza, i fondi verrebbero messi a disposizione per attuare progetti sia nell'ambito delle infrastrutture viarie, sia contro il dissesto idrogeologico sia per l'attuazione di iniziative nell'ambito della Strategia per la specializzazione intelligente (S3).

A tal proposito, l'Esecutivo del Friuli Venezia Giulia aveva già compiuto al suo interno una tempestiva ricognizione dei fabbisogni, approvando le priorità di intervento con una generalità di Giunta. Nel contempo sono state anche raccolte le schede di dettaglio di tutti gli interventi proposti a finanziamento e inviate a Roma al direttore di dipartimento della Conferenza. Le iniziative individuate dalla Regione avrebbero una alta priorità e quindi sarebbero di immediato avvio.

Sulle modalità di gestione del Fondo non ci sarebbero preclusioni rispetto alla scelta da adottare. Lo strumento attuativo più opportuno potrebbe essere quello dell'accordo di programma, vista anche la tipologia di interventi proposti, anche se non vanno escluse altre tipologie quali - ad esempio - un programma attuativo regionale.

ARC/AL/ppd