Sicurezza: Roberti, su morte georgiano ora servono scuse a Polizia
L'esito dei primi esami sul corpo esclude lesioni traumatiche
Trieste, 27 gen - "La morte di una persona è sempre un fatto
tragico ma, alla luce degli esiti degli esami autoptici sulla
vittima, credo siano doverose le scuse di chi negli ultimi giorni
ha insinuato l'ipotesi di un pestaggio o che ci si trovasse di
fronte ad un nuovo 'caso Cucchi', arrivando addirittura ad
avanzare accuse di insabbiamenti".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo
Roberti, commentando i risultati dell'autopsia effettuata sul
corpo del cittadino georgiano detenuto al Cpr di Gradisca
d'Isonzo e morto in ospedale alcuni giorni fa, che non
evidenziano lesioni traumatiche importanti.
Roberti ha rimarcato che "la Regione ha da subito difeso
l'operato delle Forze dell'ordine, del questore e del prefetto di
Gorizia dalle accuse infamanti che oggi sono state smontate dagli
esami svolti, peraltro, alla presenza di un perito di parte. Chi
si è scagliato contro gli agenti in servizio senza avere un reale
quadro della situazione dovrebbe avere il coraggio di scusarsi
pubblicamente, in particolare se è un rappresentante delle
istituzioni".
L'assessore ha però evidenziato che "anche se arrivassero, non
credo che quelle scuse potrebbero essere sufficienti a coloro
che, operando a tutela dei cittadini, si sono sentiti trattati
come criminali. Se la Polizia di Stato deciderà quindi di
difendere la propria immagine in sede giudiziaria, la Regione non
potrà che valutare la propria costituzione parte civile in un
eventuale processo".
ARC/MA/pph
L'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti
Foto Regione FVG
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