Trieste, 17 nov - "Avvieremo una serie di iniziative per
incrementare il riciclo dei rifiuti. Tra queste, presenteremo
prossimamente in Consiglio regionale una legge che incentivi
economicamente i pescatori del Friuli Venezia Giulia alla
raccolta della plastica recuperata in mare".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale all'Ambiente,
Fabio Scoccimarro, durante l'iniziativa organizzata dall'Agenzia
regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) intitolata
"Rifiuti in piazza".
Nell'occasione, la multiutility AcegasApsAmga ha presentato il
report "Sulle tracce dei rifiuti", in base al quale nel corso
dello scorso anno a Trieste la stessa azienda ha mediamente
destinato a recupero il 96,8 per cento di quanto raccolto in modo
differenziato (154,8 kg/abitante). Nello specifico, tra i
materiali che riescono a essere recuperati nel capoluogo giuliano
la percentuale raggiunge il 100 per cento per i rifiuti organici,
seguiti dalla plastica (99,8 per cento, di cui il 42,8 riciclato
e il resto a recupero energetico) e dalla carta (97 per cento).
E proprio sull'inquinamento generato dalla plastica l'assessore
ha inteso approfondire il ragionamento, illustrando la proposta
finalizzata al coinvolgimento dei pescatori nel contribuire alla
riduzione del danno provocato da un elemento, come la plastica,
che sta diventando sempre più contaminante per tutto il ciclo
alimentare legato al mare.
"Abbiamo un progetto - ha spiegato Scoccimarro - che prevede
degli incentivi concreti in grado di favorire la collaborazione
di chi nell'ambito del proprio lavoro si trova spesso tirare su
con le reti anche dei rifiuti, nella maggior parte dei casi di
plastica. Essendo questo un tipo di inquinamento che rischia di
compromettere in maniera grave l'ambiente marino e la salute
dell'uomo, ogni forma di aiuto diventa importante".
L'assessore, dopo aver evidenziato come in questi ultimi decenni
il grado di sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali
sia cresciuto nella coscienza collettiva della popolazione, ha
parlato di una strategia complessiva della Regione per avviare
una "rivoluzione culturale per l'utilizzo del rifiuto come
risorsa e non come spreco".
Più specificatamente, come ha sottolineato Scoccimarro, oltre
alla stessa Regione anche i Comuni devono essere parte attiva in
questo processo, sviluppando ulteriormente la raccolta
differenziata e tutta quella filiera dell'economia circolare che
possa portare al riciclo del rifiuto.
"In pratica - ha rimarcato Scoccimarro - l'applicazione di un
approccio al tema che rappresenti un netto cambio di marcia
rispetto al passato. Una nuova percezione nei confronti del
problema che non può non partire dai giovani, ai quali vogliamo
rivolgerci attraverso una serie di iniziative di formazione
ambientale che coinvolgano in maniera capillare le scuole, in
linea ad analoghe proposte di legge presentate in Parlamento".
ARC/GG/ep
Al centro della foto l'assessore Scoccimarro mentre segue le operazioni dell'iniziativa "Rifiuti in piazza".