Trieste, 9 nov - È stato fissato per il 19 novembre il termine
in cui verrà trasmessa da parte della Protezione civile regionale
la stima preliminare dei danni causati dal maltempo. Verrà
inviata al Dipartimento nazionale che la sottoporrà a valutazione
per procedere, nel caso i requisiti fossero soddisfatti, alla
domanda di accesso ai fondi di solidarietà europei.
È la prima decisione operativa assunta dalla cabina di regia
promossa dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega
alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, per mappare e stimare
i danni, stabilire le competenze e le procedure per le attività
necessarie alla gestione dell'emergenza e al ripristino dei danni
causati dal maltempo dei giorni scorsi. Alla riunione di questa
"task force" regionale hanno preso parte oggi, con i vertici
delle rispettive direzioni, gli assessori alle Risorse forestali
Stefano Zannier, all'Ambiente Fabio Scoccimarro, alle
Infrastrutture e Trasporti Graziano Pizzimenti, alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini.
"Abbiamo fatto il punto in attesa dell'atto ufficiale del
Dipartimento nazionale della Protezione civile che ci consentirà
di definire quali sono i fondi a disposizione e quali sono gli
strumenti di deroga rispetto ai procedimenti che avremo a
disposizione per operare, in un quadro che attende la conferma
ufficiale della nomina di Commissario straordinario nella persona
del governatore Fedriga", ha reso noto Riccardi.
La priorità è quella della mappatura completa dei danni, per
procedere alla richiesta di fondi e per stabilire la priorità
degli interventi. "Una volta che avremo fissato una scala di
emergenza e avremo quantificato il valore di ogni singolo
intervento, dovremo distinguere le attività da svolgere in
terreni e proprietà private da quelle di diretta competenza
pubblica: è una partita complessa, dal punto di vista
organizzativo, della titolarità dei procedimenti e delle
responsabilità", spiega Riccardi, ricordando che la materia
ambientale richiede massima cautela.
"Occorre mettere in campo una macchina che credo sia opportuno,
per esperienza, venga coordinata dalla Protezione civile e poi
gestita nelle singole competenze dalle direzioni centrali", è
l'opinione manifestata da Riccardi e che nel corso della riunione
è stata unanimemente condivisa.
La Protezione civile regionale sta coinvolgendo nella definizione
della stima soggetti come Enel, Terna, Telecom, o l'Arcidiocesi,
coinvolti nelle loro strutture dai danni, e i Comuni, i quali
vengono invitati a loro volta a raccogliere le istanze per la
parte pubblica e privata sui loro territori. Attraverso le Camere
di commercio verranno stimati, invece, i danni alle attività
produttive.
La stima più delicata, è emerso nel corso della ricognizione, è
quella sul patrimonio boschivo; alcune aree sono inaccessibili da
terra e non facilmente rilevabili nemmeno nei sopralluoghi aerei
a causa del perdurare del maltempo. Anche dal punto di vista
della sicurezza pubblica quello forestale è il settore più
pericoloso per possibili rotolamenti e ulteriori schianti di
alberi che potrebbero verificarsi ancora su strade e proprietà.
A tal fine la Protezione civile recepirà le segnalazioni delle
amministrazioni comunali per completare la messa in sicurezza
della viabilità.
ARC/EP
Il vertice sul maltempo convocato dal vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi con gli assessori Stefano Zannier (Risorse forestali), Fabio Scoccimarro (Ambiente), Graziano Pizzimenti (Infrastrutture) e Sergio Emidio Bini (Attività produttive)
Foto ARC Montenero
Il vertice sul maltempo convocato dal vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi con gli assessori Stefano Zannier (Risorse forestali), Fabio Scoccimarro (Ambiente), Graziano Pizzimenti (Infrastrutture) e Sergio Emidio Bini (Attività produttive)
Foto ARC Montenero