La Giunta Regionale


27.06.2013 

CULTURA: TORRENTI, GARANTIREMO CONTINUITÀ AL PREMIO LUCHETTA

Trieste, 27 giu - Per la necessità di intervenire in modo particolare sulla tragedia dei bambini vittime dei conflitti. Ma anche per l'importanza di vivere nella pace facendo tesoro dei drammi e perché l'Italia deve darsi un profilo in questo senso ma ancor di più, per la loro collocazione, esperienza e conoscenza, devono farlo Trieste ed il Friuli Venezia Giulia. Sono molti i motivi per cui l'attuale governo regionale garantirà continuità - conferma l'assessore alla Cultura Gianni Torrenti - al sostegno dell'attività della Fondazione Luchetta-Ota-D'Angelo-Hrovatin ed all'organizzazione del Premio Luchetta che da 10 anni ormai ricorda la morte a Mostar di tre giornalisti della sede RAI di Trieste e la scomparsa a Mogadiscio, al fianco di Ilaria Alpi, di Miran Hrovatin. Per Torrenti, che ha sottolineato il coraggio con cui è stata portata avanti quest'iniziativa nel corso di due lustri, il principio di educazione e moralità che ci collega all'infanzia dilaniata dalla guerra è un punto fermo. Un assunto ribadito anche oggi dal giornalista Giovanni Marzini nel corso della presentazione a Trieste, nel palazzo della Regione, dei vincitori dell'edizione 2013 del Premio giornalistico internazionale. Il lavoro svolto a favore dei bambini (sino ad oggi sono stati 450, provenienti da 50 Nazioni, ospitati e curati grazie all'intervento della Fondazione) è stato illustrato dall'attuale presidente della Fondazione, Daniela Luchetta, che ha indicato nel premio il miglior modo per onorare il nome di sui marito Marco e dei suoi colleghi. A testimoniare la vicinanza di RAI 1, che il 10 luglio trasmetterà in differita la serata della consegna dei premi "I nostri Angeli" prevista al Teatro Rossetti il 3 luglio, c'era invece il vicedirettore Ludovico Di Meo, che ha confermato la presenza sul palco del Rossetti in veste di conduttori dei giornalisti Franco di Mare e Barbara Carfagna. Vincitore del Premio Luchetta 2013 è Ian Pannell, con un reportage per la BBC sugli sfollati siriani, mentre Marzio Mian, vicedirettore di Io Donna, il periodico del Corriere della Sera, si è guadagnato il Premio Luchetta 2013 nella sezione quotidiani/periodici per un'inchiesta sull'infanticidio delle bambine in India: dieci milioni di neonate uccise in vent'anni. Nella sezione Alessandro Ota ha vinto il giornalista di France2, Jean-Sébastien Desbordes, per il miglior reportage fino a 45 minuti, mentre per la sezione Dario D'angelo, riservata al miglior reportage internazionale, è stato premiato il corrispondente dall'Asia di The Times, Richard Lloyd Parry, con un diario sulle atrocità del regime birmano. Infine il Premio Miran Hrovatin per la fotografia è andato a Marco Gualazzini per uno scatto nell'accampamento di sfollati in Congo pubblicato dall'Espresso. Nel corso della serata al Rossetti saranno consegnati anche due riconoscimenti speciali: il Premio speciale Luchetta 2013, conferito dalla Fondazione a Francesco Tullio Altan "che ha dimostrato come si possa far filosofia a fumetti", ha detto Marzini, ed il premio Friuliadria "Testimoni della storia" andato al giornalista e conduttore Giovanni Floris. ARC/LVZ
rilasciate a margine della conferenza stampa di annuncio dei vincitori della X edizione del "Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta", a Trieste il 27 giugno 2013