"È solo prima tappa ma così garantiamo continuità alle attività"
Trieste, 23 lug - Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia
con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e i rappresentanti
delle categorie interessate hanno siglato oggi a Trieste
l'Accordo integrativo regionale (Air) 2019 per i medici di
medicina generale.
"In questo modo - ha commentato Riccardi - riusciamo a garantire
continuità alle diverse attività. Non fosse stato firmato questo
documento - ha aggiunto - ci saremmo trovati di fronte a una
crisi nel sistema della medicina generale con evidenti
ripercussioni sui cittadini".
"L'elemento di fondo - ha spiegato il vicegovernatore - è che
viene confermata la necessità della prosecuzione dello
spostamento del baricentro per la risposta alla cronicità dalle
attività ospedaliere a quelle territoriali. È lo spirito - ha
sottolineato Riccardi - che perseguiamo con grande
determinazione, inserendo criteri importanti relativamente a
ricoveri e accessi impropri, in particolare quelli ai Pronto
soccorsi".
"Il sistema - ha proseguito l'esponente della Giunta Fedriga -
sta profondendo uno sforzo importante, in particolare da parte
dei medici di medicina generale che ringrazio per la fattiva
collaborazione. Restano aperte varie questioni, in particolare
sulla medicina d'urgenza, che dovranno essere affrontate quanto
prima. A questo proposito - ha concluso il vicegovernatore -
auspico vengano meno le strumentalizzazioni dei rispettivi
operati, ben consci che abbiamo concluso una tappa ma ne
rimangono altre da conquistare".
L'obiettivo primario dell'accordo, definito "ponte" dallo stesso
Riccardi, è quello di garantire una serie di azioni propedeutiche
alla definizione, entro l'anno, del nuovo Air triennale
incentrato sulla necessità di spostare progressivamente
l'asticella di assistenza e cura per cronicità e fragilità dal
setting ospedaliero a quello territoriale. A questo scopo, tutte
le azioni saranno volte all'intercettazione dell'instabilità nel
cronico e nel fragile che, molto spesso, generano ricoveri
potenzialmente evitabili.
Vengono così rafforzati i ruoli delle Aggregazioni funzionali
territoriali (Aft), degli Uffici distrettuali di coordinamento
della medicina generale (Udmg) e delle Medicine di gruppo
integrate (Mgi). Gli Aft saranno sempre più lo snodo
dell'inclusione della medicina generale nelle dinamiche
distrettuali e gli Umdg di strategia e programmazione delle
attività distrettuali, mentre le Mgi si qualificheranno quali
erogatrici di assistenza primaria con la possibilità di
evolversi, progressivamente, in reti complesse e integrate.
Si vuole così superare la logica delle concentrazioni di medici
nei Centri di assistenza primaria (Cap) che, laddove esistenti e
funzionanti, saranno considerati forme particolari di Mgi
L'inserimento nell'accordo dei parametri di riferimento, infine,
è il presupposto per orientare l'azione dei medici di medicina
generale non tanto a una mera espansione oraria dell'apertura
degli ambulatori ma, è stato evidenziato, ad agire finalmente
sull'appropriatezza della domanda e non solo sul governo
dell'offerta.
ARC/FC/ppd
Il vp Riccardi alla firma dell'accordo integrativo regionale (Air) 2019 per i medici di
medicina generale