Pordenone, 1 dicembre - L'investimento di tipo culturale compiuto sul recupero del Porto Vecchio di Trieste e l'esperienza di alcune start up pordenonesi in ambito culturale: sono stati questi gli argomenti che l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti ha proposto a Trento alla platea del Comitato direttivo di LEED (Local Economic and Employment Development), Programma d'azione dell'Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e l'occupazione locale.
Tra ieri e oggi i rappresentanti dei 35 Paesi che fanno parte dell'OCSE si sono confrontati sui principali temi in agenda come occupazione, inclusione sociale, alta formazione, innovazione e cultura, anche per mettere a confronto le migliori pratiche al mondo in questi ambiti. Tra i vari panel in programma, uno spazio è stato riservato al Nord Est; in quest'ambito, l'assessore Torrenti ha analizzato il tema delle imprese culturali creative e illustrato l'operatività della Regione Friuli Venezia Giulia, orientata al rafforzamento delle opportunità di collaborazione tra il pubblico e il privato.
Di fronte a molti uditori Torrenti ha avuto modo di illustrare esempi concreti che in alcuni casi hanno già fornito risultati molto interessanti. "Ci siamo soffermati su alcune start up di tipo culturale avviate a Pordenone ma anche sul Porto Vecchio di Trieste. In particolare è stato evidenziato come l'investimento pari a 50 milioni di euro compiuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) nell'area dello scalo sia centrale poiché crea interesse e competitività del sistema. La certezza che in questa zona, grazie all'intervento statale, possa nascere un polo di grande attrattività culturale museale e anche di ricerca - ha rilevato l'assessore - ha creato le condizioni di un vasto interesse degli operatori economici".
Anche sotto il profilo occupazionale, ha osservato Torrenti, il Porto Vecchio può rappresentare un volano e costituire un modello per il superamento della diffidenza rispetto alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio pubblico.
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