La Giunta Regionale


16.03.2014 16:44

CULTURA: TORRENTI ALLA CERIMONIA DEL 500° DELLE VICENDE DE "GLI ORBI DI MUZZANA"

Udine, 16 mar - La comunità di Muzzana del Turgnano ha commemorato oggi il 31 marzo del 1514, una data tragica e indelebile che ha per cornice la feroce guerra tra la Serenissima e l'Impero asburgico. L'uccisione di due messi imperiali diretti alla fortezza di Marano da parte della popolazione muzzanese, fedele alla Serenissima, fornì il pretesto per scatenare l'immediata e violenta rappresaglia imperiale alla cui guida vi era il conte croato Cristoforo Frangipane. Gli imperiali deportarono un centinaio di uomini e ragazzi, legati come bestie, e li privarono degli occhi. La macabra e terribile prova della rappresaglia sui muzzanesi venne inviata nella fortezza di Marano in un bacile. Alla cerimonia del 500° anniversario che ha ricordato a Villa Muciana le vicende de "Gli orbi di Muzzana" ha partecipato anche l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. Torrenti ha assistito anche all'assemblea annuale dell'Associazione "La Bassa", diretta da Roberto Tirelli e promotrice della commemorazione assieme al Comune di Muzzana.
"Ho accolto con piacere l'invito dell'Associazione che si propone lo studio della friulanità del Latisanese e del Portogruarese perché trovo molto apprezzabile il percorso di ricerca storica portato avanti da queste realtà culturali. La riscoperta di episodi spesso anche poco conosciuti ma molto importanti della nostra storia locale permettono di comprende meglio anche il presente", ha commentato Torrenti. Nei fatti raccontati nella relazione di Renzo Casasola, con i disegni di Adelmo Della Bianca, si è fatto cenno anche all'indennità di mutuo soccorso che fu concessa ai poveri mutilati, resi inabili al lavoro, ma anche ai loro discendenti. "Stupisce scoprire che già allora, attraverso quella che oggi definiremmo una 'fiscalità di vantaggio' - osserva Torrenti - la Repubblica di San Marco, che nella persona del doge Leonardo Loredan rimase impressionata dalla fedeltà mostrata da "Li orbi de Mozana", concedette per duecento anni a venire una pensione come risarcimento per quel tragico fatto. Si tratta di dettagli che fanno parte dell'ossatura della nostra storia e che è molto interessante riconsiderare alla luce della contemporaneità", conclude l'assessore. ARC/EP