La Giunta Regionale


08.03.2014 18:02

COOPERAZIONE: TORRENTI, È NECESSARIO COINVOLGERE PARTNER COMMERCIALI

Villesse, 8 mar - Una testimonianza di rinascita ed emancipazione socio-economica fatta da donne, che offre diversi spunti di riflessione, è stata presentata oggi all'Ipercoop Tiare di Villesse (GO) nell'ambito dell'iniziativa "Frutti di pace. Una giornata per incontrare e conoscere la Cooperazione". All'incontro, al quale ha partecipato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, sono stati illustrati nel dettaglio i risultati del progetto di cooperazione allo sviluppo Form@InNova (Formazione e Innovazione per lo Sviluppo d'Insieme) che è stato finanziato dalla legge regionale 19/2000. L'obiettivo del progetto, promosso dalla Provincia di Gorizia in collaborazione con l'Associazione non profit per uno sviluppo urbano sostenibile Kallipolis, la Tenda per la Pace e i Diritti, l'IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia), la Cooperativa agricola Insieme di Bratunac, LDA (Local Democracy Agencies) Zavidovici e l'University of East Sarajevo, è stato quello di ricreare in Bosnia, non lontano da Srebrenica, il tessuto imprenditoriale locale e rafforzare la coesione sociale.
Protagonista di questa bella storia è la cooperativa agricola, costituita inizialmente da dieci soci senza alcun sostegno delle organizzazioni internazionali, che coltiva piccoli frutti (lamponi, more e mirtilli) e con questi produce ottimi prodotti (marmellate e bevande) che, grazie alla collaudata collaborazione con Coop Consumatori Nordest, sono distribuiti anche in Italia. La cooperativa, formata da donne che hanno perso i mariti e i fratelli nell'eccidio di Srebrenica, dà lavoro oggi a quasi 500 famiglie. "Un progetto esemplare - ha commentato Torrenti - che mette in rete diverse istituzioni e dimostra come le risorse destinate alla Cooperazione allo sviluppo possano creare rapporti di proficua collaborazione economica con i partner commerciali della nostra regione e quindi contribuire allo sviluppo delle imprese". Nel ricordare come sia importante per il Friuli Venezia Giulia il confronto a livello internazionale, Torrenti ha messo in evidenza che i progetti di cooperazione allo sviluppo "per poter crescere e svilupparsi devono necessariamente coinvolgere non solo partner istituzionali, bensì anche quelli commerciali". Il percorso imprenditoriale della cooperativa agricola e le condizioni sociali in Bosnia sono state presentate da Rada Zarkovic che ha ricordato come l'iniziativa ha permesso il ritorno e la sopravvivenza dei rifugiati ed è stata molto critica nei confronti delle organizzazioni internazionali "che destinano il 90 per cento delle risorse per le spese del personale e solo il 10 per cento per la reale ricostruzione del Paese balcanico".
Zarkovic ha sottolineato come la cooperativa agricola abbia decisamente contribuito a cambiare la mentalità, da passiva in attiva, delle donne coinvolte, tra le quali non è stato registrato in 10 anni di intensa attività lavorativa alcun problema legato alla diversa appartenenza etnica o religiose. I prodotti della cooperativa portano messaggi di pace e sono di qualità. Oltre al menzionato progetto, il partenariato di cooperazione per lo sviluppo locale tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Bosnia Erzegovina riguarda gli interventi nei settori delle energie rinnovabili, del turismo sostenibile, dello sviluppo urbanistico e dell'offerta dei servizi pubblici. La cooperazione, grazie al coinvolgimento delle imprese che hanno sede nella nostra regione, porta benefici anche al Friuli Venezia Giulia. All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore a Cultura, Pace e Cooperazione della Provincia di Gorizia Federico Portelli, ed Ernesta Sergiacomi che ha illustrato l'attività dell'Associazione SOS Rosa per l'aiuto alle donne che vivono situazioni di violenza e maltrattamenti. ARC/MCH