La Giunta Regionale


13.12.2014 17:51

POVERTÀ: MONFALCONE, INAUGURATO IL DORMITORIO DELLA CARITAS

Trieste, 13 dic - Una piccola casetta, posta dietro la chiesa della Marcelliana a Monfalcone e resa disponibile per le attività della Caritas, darà ospitalità per la notte ad otto persone senza tetto.

È stata inaugurata questo pomeriggio con la benedizione dell'arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli, alla presenza dell'assessore regionale Sara Vito, del sindaco Silvia Altran, del direttore della Caritas diocesana don Paolo Zuttion e di rappresentanti di molte associazioni ed Enti pubblici del mandamento monfalconese.

"In questo periodo che richiede forte coesione sociale per affrontare le difficili situazioni frutto di una forte crisi economica - ha rilevato l'assessore Vito - la Caritas ed il volontariato cattolico costituiscono un importante punto di riferimento per istituzioni e privati che si impegnano nel sostegno alle persone in difficoltà".

L'inaugurazione di oggi - ha rilevato l'assessore - è segno di questo ruolo della Caritas, al quale anche l'Amministrazione regionale guarda con attenzione per le positive sinergie che si instaurano tra pubblico e privato, oggi sempre più necessarie nell'affrontare il disagio sociale ed i problemi dell'immigrazione che sono sotto gli occhi di tutti. Proprio per queste sinergie, la casa è dedicata ad Aristide Vescovini, imprenditore che negli anni Ottanta rilevò dall'IRI una importante azienda monfalconese, presieduta oggi dal figlio Alessandro, che continua nella tradizione della famiglia di mantenere un positivo rapporto con il territorio in cui lavora."

"Ogni giorno questa azienda mette a disposizione della Caritas a Monfalcone trenta pasti per i bisognosi ed ha collaborato alla realizzazione della casa di accoglienza assieme alla fondazione Ca.Ri.Go. e al Lions Club di Monfalcone", ha concluso Sara Vito.

C'è bisogno di questa "complicità positiva", ha rilevato l'arcivescovo Redaelli, ricordando che "la costruzione della pace passa attraverso la capacità di accoglienza e la giustizia".

ARC/Com