La Giunta Regionale


17.03.2014 17:32

AMBIENTE: VITO, DATI RASSERENANTI SUL TORIO NEL POLIGONO DEL CELLINA-MEDUNA

Cordenons, 17 mar - "La popolazione va tutelata e siamo qui oggi, assieme ai primi cittadini delle città coinvolte ed all'onorevole Giorgio Zanin (componente della Commissione Difesa della Camera), per testimoniare, con la nostra presenza, il nostro interessamento per una vicenda che, già dopo i primi rilevamenti e l'ottimo lavoro dell'ARPA-Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del FVG, consente di escludere ogni pericolo per la comunità". Così l'assessore regionale all'Ambiente ed all'Energia Sara Vito, ha sottolineato la valenza del rapporto che si è instaurato a livello di istituzioni nella gestione della contaminazione da Torio 232 del Poligono del Cellina-Meduna.
"I dati emersi oggi sono rasserenanti - ha osservato l'assessore - anche se verranno fatti tutti gli approfondimenti utili ad escludere definitivamente qualsiasi dubbio e bisogna pertanto continuare a fare le campionature necessarie a mettere assieme un insieme di informazioni articolato e completo, tanto che è in programma l'analisi delle acque della falda sottostante, anche se non è in alcun modo collegata con il sistema delle acque potabili del territorio". Ha accompagnato i visitatori nella ricognizione della zona il comandante della Brigata Ariete, generale Fabio Polli, che è stato ringraziato dai sindaci per la collaborazione data in questi mesi. "Con l'ARPA il rapporto è quotidiano - ha ricordato il generale - e tutte le volte che i suoi tecnici vengono a fare rilevamenti li accompagniamo per dar loro ogni sostegno logistico possibile".
"Quanto alla sorveglianza dell'area in cui è stato trovato il Torio - ha spiegato - originariamente era stata circoscritta in abbondanza e, anche dopo che l'ARPA ha confermato come lo spazio inquinato fosse molto più limitato, abbiamo concordato di mantenere la recinzione là dov'era, a maggior tutela dei nostri militari e, soprattutto, dei cittadini". Ad illustrare il lavoro che l'ARPA sta facendo in questa zona è stata la responsabile della struttura di Fisica ambientale dell'ARPA Concettina Giovani, che ha confermato come i prelievi d'acqua sulla falda (uno a monte e due a valle) saranno inviati all'ARPA della Lombardia, specializzata nella determinazione del Torio nelle acque. Giovani ha anche assicurato che, per scrupolo estremo, ulteriori controlli verranno fatti a campionamento sull'acqua potabile dei comuni interessati (Zoppola, San Quirino, Cordenons, Vivaro, San Giorgio della Richinvelda) e su prodotti destinati all'alimentazione umana ed animale. Su una delle quattro collinette dove è stato rinvenuto il Torio (delle otto che ospitavano i bersagli dei missili Milan, utilizzati sino al 2004 per le esercitazioni di fanteria leggera che usualmente si fanno qui) stavano lavorando dei tecnici dell'ARPA "in borghese" e cioè privi delle tute di protezione usate sempre per le misurazioni dei metalli pesanti e radioattivi in quanto, ha assicurato Giovani, la quantità del materiare trovato non le ha mai rese necessarie.
"Auspichiamo di avere tutti gli elementi relativi al controllo delle acque di falda entro circa un mese e, non appena avremo tutti i dati, li renderemo pubblici nel corso di un incontro con la popolazione" ha assicurato Sara Vito, osservando come in realtà il caso si stia trasformando per l'ARPA in un'occasione di studio, "un modo per mettere in campo tutte le sue qualifiche e professionalità con la prospettiva di diventare un centro d' eccellenza nazionale sull'argomento". Giovani, osservando che ci vorranno dai sei mesi in su per completare una ricognizione utile a definire, tra l'altro, come dovranno esser protetti gli addetti qualora dovesse rendersi necessaria una bonifica, ha infatti ricordato che a breve i tecnici dell'ARPA del Friuli Venezia Giulia incontreranno a Roma i loro colleghi della Sardegna, della Lombardia e del Piemonte, oltre ai rappresentanti dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per un confronto sull'argomento in seguito all'esperienza maturata al Poligono ed ai dati messi a disposizione dall'Ariete, che tra qualche settimana sarà impegnata per la sua quarta missione UNIFIL di sei mesi in Libano dal 2006. ARC/LVZ

 
rilasciate a margine del sopralluogo al Poligono militare Cellina-Meduna, a Cordenons il 17 marzo 2014
rilasciate a margine del sopralluogo al Poligono militare Cellina-Meduna, a Cordenons il 17 marzo 2014