Trieste, 16 gen - "Le linee contributive per lo smaltimento e
la rimozione dell'amianto ad oggi attivate dalla Regione sono
rivolte a Comuni, privati, imprese (anche cessate), associazioni
e parrocchie, con uno stanziamento complessivo di 15.675.568,40
euro. L'obiettivo verrà mantenuto prevedendo un pacchetto di poco
più di 9 milioni di euro fino al 2025 per chiudere l'intera
mappatura nel prossimo triennio".
Lo ha comunicato oggi in sede di IV Commissione del Consiglio
regionale l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, illustrando le
attività in corso da parte dell'Amministrazione per la rimozione
e lo smaltimento dell'amianto dalle coperture.
L'esponente della Giunta ha ricordato che già a partire da luglio
2019 la Regione ha intrapreso una campagna di ricognizione delle
coperture in cemento amianto, con l'utilizzo di immagini ad alta
definizione rilevate da drone. "Il progetto - ha reso noto
Scoccimarro - si è concretizzato con la mappatura su 25 Comuni,
interessando oltre il 50 percento degli abitanti del Friuli
Venezia Giulia. È stata avviata una sperimentazione su cinque
comuni (Lignano, Andreis, Torviscosa, Muggia e Staranzano) al
fine di stabilire l'utilizzo di una metodologia di mappatura meno
onerosa, attraverso l'utilizzo di una rete neurale per la
classificazione di 'immagini iper spettrali tele rilevate' che ha
dato ottimi risultati (ad oggi sono censiti circa 15.000 punti).
Si prevede pertanto di ampliare la mappatura nei restanti comuni
entro il prossimo triennio. Sono 12.000 gli interventi di
bonifica effettuati tra il 2018 e il 2022, che hanno comportato
la rimozione di 14.000 Matrici compatte di amianto (Mca)".
Specifiche linee guida finalizzate alla micro raccolta di amianto
da parte dei Comuni e dei proprietari di edifici di civile
abitazione, come ha sottolineato Scoccimarro, sono state
approvate dalla Giunta regionale alla fine del 2019, così come le
linee guida per la segnalazione, la tracciabilità e la
valutazione dello stato di conservazione e di pericolosità di
manufatti contenenti amianto. "Entrambi i documenti sono stati
sottoposti a un'apposita revisione e nuovamente approvati nel
giugno 2023 - ha reso noto l'assessore - , mentre lo scorso
dicembre è stata approvata in via preliminare la revisione del
Piano regionale amianto che è stato inserito all'interno del
Piano dei rifiuti speciali.
Per quanto riguarda la richiesta di inserire tra i beneficiari di
contributi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto anche i
proprietari di edifici industriali locati, il rappresentante
dell'Esecutivo regionale ha indicato che "sarà cura del servizio
valutare la modifica del regolamento con cui si prevedono già
oggi dei contributi anche per gli stabili sedi di imprese
cessate. Si potrebbe dunque estendere tale ipotesi anche per i
capannoni locati. Non si ritiene necessario tuttavia agire sul
regolamento inerente ai contributi alle aziende, perché in esso
le modalità di contribuzione sono diverse a seconda della
tipologia delle imprese (micro, piccola o grande). Per tale
ragione si sta verificando con l'ufficio legislativo della
Regione se tale modifica del regolamento comporti o meno la
necessità di un'integrazione anche normativa".
ARC/PAU/gg
L'assessore alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro