La Giunta Regionale


17.10.2023 13:24

Lingue minoritarie: Roberti, parlare friulano difende Specialità

Presentata oggi la nuova campagna di comunicazione di Arlef
Udine, 17 ott - "Tramandare la lingua friulana, diffonderne l'uso, è un dovere etico, morale ed istituzionale. Un tempo il friulano era considerato un elemento non riconosciuto dal punto di vista culturale e questo ha indebolito l'identità sul territorio. Oggi la situazione è diversa e campagne come quella odierna, aiutano a supportare l'uso della lingua e rafforzano il Friuli Venezia Giulia come Regione a Statuto speciale. Il nostro territorio racchiude molteplici diversità, ambientali, culturali, linguistiche; maggiormente le valorizziamo e più ci rafforziamo".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alle Autonomie locali con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, in occasione della conferenza stampa di presentazione di 'Cui che al sa il furlan, al sa di plui', la nuova campagna di comunicazione integrata realizzata dall'ARLeF Agenzia regionale per la lingua friulana che prenderà il via domani, 18 ottobre.
Alla campagna comunicativa, articolata su carta stampata, tv, radio e web, si affianca un'importante pianificazione sui social media, per cinque settimane. La strategia di comunicazione è stata studiata per far crescere la consapevolezza che il friulano rappresenta una risorsa per l'educazione linguistica.
"Cui che al sa il furlan, al sa di plui" è il messaggio affidato a Catine (Caterina Tomasulo) e declinato in spot tv, spot radiofonico, pagine su stampa cartacea e comunicazione web e social. Il messaggio vuole sottolineare come parlare il friulano ai propri figli e nipoti, fin da piccoli, regala loro un prezioso bagaglio di vantaggi cognitivi, culturali e sociali.
L'iniziativa presentata oggi nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia, a Udine, ha visto la partecipazione del direttore dell'Arlef, William Cisilino, della testimonial della campagna, Caterina Tomasulo (in arte, Catine) e gli interventi del presidente dell'Ente Friuli nel mondo, Loris Basso e del presidente di Arlef Eros Cisilino.
"L'Amministrazione regionale continua a sostenere l'uso del friulano considerato come un valore aggiunto dal punto di vista identitario e culturale da non disperdere - ha indicato Roberti". Ma quella di oggi secondo l'esponente della Giunta Fedriga è soprattutto "un'operazione da leggere come difesa del nostro Statuto di autonomia che oggi, cadute le ragioni storiche per le quali l'autonomia è stata concessa, vede nelle lingue minoritarie l'unico elemento per difendere la nostra specialità".
Nel ribadire l'importanza di proseguire con azioni mirate a salvaguardare e promuovere le lingue presenti sul territorio, l'assessore regionale ha ricordato il piano generale di politica linguistica approvato nel 2021 e di durata quinquennale "che ha segnato il passo rispetto a quanto fatto in precedenza, grazie alle indicazioni precise sulle attività da portare avanti; azioni che richiedono una prospettiva lunga e che potranno avere la continuità necessaria lungo tutto l'arco della legislatura".
A spiegare la campagna è stato il direttore dell'Agenzia, William Cisilino che ne ha sottolineato la finalità ovvero quella di sensibilizzare i genitori e i nonni a parlare il friulano con i propri figli e nipoti. I vantaggi di un'educazione plurilingue, secondo Cisilino, sono molteplici e a darcene conto è anche la ricerca scientifica. Chi cresce parlando più lingue ha maggiore facilità a impararne altre, in primis l'inglese ma è pure dotato di maggiori capacità logico-matematiche, maggiore creatività e apertura al mondo. ARC/LP/gg