La Giunta Regionale


11.01.2023 20:01

Autonomie locali: Roberti, su province opposizioni contradditorie

Trieste, 11 gen - "Stando a quanto accade in questi momenti a Roma, le stesse forze politiche che ieri in Consiglio regionale dai banchi dell'opposizione hanno espresso in maniera tranciante il loro parere contrario all'elezione diretta del presidente degli enti intermedi, vedi ex province, nella Commissione parlamentare competente hanno invece annunciato la presentazione di un ddl per la reintroduzione dell'elezione diretta dei presidenti di Provincia che vede tra i firmatari anche una senatrice eletta in Friuli Venezia Giulia. Una notizia che si commenta da sé e che mette in luce ancora una volta la scarsa credibilità di chi, pur di opporsi a ogni proposta della maggioranza, va in contraddizione con le scelte nazionali del suo stesso partito di appartenenza".

Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, commentando la notizia relativa alla presentazione in sede di Commissione parlamentare da parte dei partiti che appoggiano il Governo e di quelli dell'opposizione di due ddl, entrambi finalizzati alla reintroduzione dell'elezione diretta del presidente delle Provincia.

Come ha spiegato Roberti, "chi ieri in Aula tentava di ironizzare sul ritorno alle province istituite da Napoleone Bonaparte, nella migliore delle ipotesi ignorava che il fallimento della riforma nazionale adottata in passato sulla materia ha portato gli stessi protagonisti di quella stagione a proporre il ripristino della democrazia elettiva in un ente riconosciuto essenziale da molti amministratori pubblici dei territori".

"Quando sento parlare di fallimento quindi - ha detto ancora l'assessore - mi pare evidente che si faccia riferimento alle scelte del passato compiute anche in Friuli Venezia Giulia nella scorsa legislatura quando, per strizzare l'occhio a una moda di riduzione degli spazi di rappresentanza e volendo fare i primi della classe, non si ha esitato a tagliare con l'accetta degli organismi amministrativi che governavano le quattro aree vaste della regione, privando i Comuni di un ente di raccordo capace di gestire e rappresentare anche culturalmente i diversi territori del Friuli Venezia Giulia". ARC/GG