Trieste, 26 ott - "Attraverso il prossimo assestamento di
bilancio saranno messi a disposizione fondi per compensare
l'aumento dei costi energetici degli istituti scolastici. Allo
stesso tempo sul fronte dell'edilizia scolastica l'impegno
primario e prioritario degli Enti di decentramento regionale di
Udine e Pordenone, nei due anni di vita, è stato orientato alla
messa in sicurezza, sul piano antisismico e di manutenzione
straordinaria, degli 85 edifici di competenza. La situazione
ereditata è estremamente problematica, soprattutto nell'udinese,
perché la maggior parte degli edifici vanno ristrutturati o
rafforzati. Alcuni interventi sono già partiti e altri seguiranno
a breve sia in territorio udinese (istituti Marinelli, Malignani,
Zanon e il Polo gemonese) sia in quello pordenonese (Sacile e
Maniago) e contemplano la realizzazione del cappotto esterno e la
sostituzione degli infissi e talora anche l'ammodernamento delle
centrali termiche, mentre gli impianti fotovoltaici potrà essere
installati solo una volta conclusi i lavori strutturali".
Lo ha spiegato l'assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti a margine dei lavori odierni del Consiglio
regionale evidenziando che "in particolare per la zona di Udine,
il quinto lotto dell'Istituto Stringher prevede anche il
fotovoltaico (16 kW); la nuova scuola 'jolly' inaugurata nelle
scorse settimane a Udine, che risulta la più moderna in assoluto
nel panorama regionale, oltre a essere a consumo quasi zero ha un
impianto fotovoltaico (66 kW) e anche il teleriscaldamento.
Inoltre l'Edr di Udine sta lavorando per realizzare un
partenariato pubblico privato tramite concessione di servizi per
l'efficientamento energetico di una ventina di plessi scolastici.
Attualmente gli Istituti dotati di pannelli fotovoltaici sono il
Ceconi di Udine (18,9 kW), il Mattioni di Cividale (19,32 kW), il
Convitto Bachmann di Tarvisio (8,33 kW) e il Solari di Tolmezzo
(3 kW)".
"Quanto al pordenonese - ha proseguito l'assessore -, nuovi
edifici scolastici saranno realizzati a Sacile (compreso
l'auditorium) e Brugnera e anch'essi avranno un consumo
energetico pari pressoché allo zero. Altrettanto sarà il nuovo
Grigoletti di via Interna, attualmente in costruzione che
svolgerà, anche per Pordenone, le funzioni di scuola 'jolly'.
L'attuale Grigoletti ha pannelli solari per una potenza di 50 Kw,
potenzialmente raddoppiabili ed è probabile che l'attuale
potenza, per la parte non necessaria all'istituto e che oggi
viene venduta, possa servire anche le due nuove palestre.
L'operazione sarà valutata attentamente, dato che palestre
saranno in ogni caso collegate alla fonte geotermica che parte
dall'Istituto Kennedy".
Roberti ha quindi evidenziato che "dando ovviamente la priorità
alla messa in sicurezza e all'incolumità delle persone, per i
restanti edifici dei due Edr, la Programmazione triennale delle
opere 2023-2025 darà risposta anche alla strategia di
efficientamento energetico, che giocoforza dovrà essere di ampio
respiro, considerata la numerosità degli edifici e bisognosa di
consistenti risorse".
Per quanto riguarda l'Edr di Trieste l'assessore ha spiegato che
"purtroppo il patrimonio edilizio destinato alle scuole superiori
a Trieste è piuttosto datato e i tetti non permettono di ricavare
aree utili per l'installazione di impianti fotovoltaici, ma sono
in corso di realizzazione una serie di interventi di sostituzione
di serramenti e di rifacimento di coperture, ai fini di
migliorare il risparmio energetico, mentre in un istituto è
presente una pompa che sfrutta una sonda geotermica per trarre
energia geotermica dal sottosuolo. La situazione delle 19 scuole
afferenti all'Edr di Gorizia è invece migliore, con edifici più
recenti. In 5 di esse sono già installati pannelli fotovoltaici e
la nuova scuola che si pensa di realizzare a Gorizia sarà
anch'essa classificata come Nearly zero energy building, quindi a
consumo energetico quasi nullo".
ARC/MA/gg