Sicurezza: Roberti, denunciare senza paura le offese sul web
Trieste, 5 ott - "I protagonisti nella lotta al cyberbullismo
e ai reati informatici in genere sono i ragazzi, i cosiddetti
nativi digitali. Ecco perché è importante dare loro informazioni
attraverso gli organi che istituzionalmente si occupano di questo
tema. Ai giovani spetta poi il compito di trasmetterle a genitori
e nonni affinché i social network vengano utilizzati nel modo
corretto". Con queste parole l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo
Roberti, è intervenuto all'evento "Haters e piccoli eroi: la
Polizia di Stato alla Barcolana per una navigazione online più
sicura", organizzato a Trieste dalla Questura locale in
collaborazione con il Compartimento di Polizia postale e delle
comunicazioni del Friuli Venezia Giulia. L'appuntamento, inserito
nel programma delle iniziative collaterali alla 54. Edizione
della manifestazione velica, era rivolto agli studenti delle
scuole secondarie di primo grado e del biennio delle secondarie
di secondo grado, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sul
tema della lotta al cyberbullismo. "I moderni strumenti del web - ha detto Roberti - sono uno
strumento di comunicazione dal grande potenziale, sia per il
tempo libero sia per le istituzioni che hanno, in questo modo, la
possibilità di raggiungere un pubblico più vasto per comunicare
attività e progetti. Il rovescio della medaglia è tuttavia il
fatto che, comunicando davanti al pc, viene spesso messa da parte
ogni inibizione, lasciando spazio a una serie di insulti da cui
scaturiscono a catena ulteriori offese e minacce. Non bisogna
avere paura di rivolgersi agli operatori della Polizia postale
per denunciare questi fatti - ha concluso l'assessore - La loro
presenza è una grande risorsa e una grande opportunità". Nel corso dell'incontro è stato trasmesso il cortometraggio
"Haters e piccoli eroi" che vede come protagonista il nuotatore
paralimpico Valerio Catoia, presente nell'occasione per
raccontare la sua testimonianza. Ragazzo portatore fin dalla
nascita della sindrome di down, nel 2009 salvò una ragazza
dall'annegamento nei pressi di Sabaudia (Latina) e venne
successivamente preso di mira con attacchi e insulti
ingiustificati sui social. Dopo aver denunciato gli "haters",
Catoia è diventato il volto della campagna educativa della
Polizia postale e delle comunicazioni contro l'odio sul web. Nel
2018 è stato nominato Alfiere della Repubblica dal Capo dello
Stato Sergio Mattarella, mentre nel 2021 il prefetto Lamberto
Giannini, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica
sicurezza, lo ha insignito del titolo di "poliziotto ad honorem".
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