La Giunta Regionale


07.12.2014 13:07

FVG-SLOVENIA: TORRENTI, LA VISITA DI CERAR RILANCIA LA COLLABORAZIONE

Trieste, 07 dic - "Per la sua storia, cultura e posizione geografica, Trieste ha davanti a sè un futuro interessante: vorrei che la Slovenia fosse aperta nei confronti della città, come anche viceversa". Lo ha affermato il premier sloveno Miro Cerar durante la sua visita privata nel capoluogo regionale, dove ha partecipato ieri alla prima del progetto musical-teatrale "Polvere d'oro negli occhi" di Miroslav Kosuta, che è andato in scena al Kulturni Dom.

A conclusione dello spettacolo di Maja Blagovic e Jure Ivanusic, che è stato molto gradito dal pubblico, l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti ha evidenziato come la visita del premier sloveno "è stata significativa anche perché in tale circostanza si è convenuto di rilanciare i rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia: con i progetti transfrontalieri, lo strumento del Gruppo Europeo di Coopeerazione Territoriale (GECT) 'GO' e la collaborazione nel campo economico".

Prima di visitare la sede del Teatro Stabile Sloveno, nel pomeriggio Cerar ha incontrato lo scrittore triestino Boris Pahor. Dopo essere stato informato in modo approfondito sulla difficile situazione finanziaria del Primorski Dnevnik, quotidiano della comunità linguistica slovena, il premier sloveno ha garantito il proprio impegno personale per trovare una soluzione.

Anche la Regione si è impegnata, come sottolineato dall'assessore Torrenti alla recente riunione a Roma del Tavolo governativo per la minoranza slovena, "per risolvere le esistenti criticità del giornale ed approvare una normativa adeguata - ha spiegato l'assessore - che dia la possibilità di progettare il futuro del quotidiano degli sloveni in Italia, che hanno il diritto inalienabile di avere il giornale nella propria lingua".

A margine dell'incontro è stata evidenziata l'esigenza per organizzare prossimamente un incontro tra la presidente della Regione FRiuli Venezia Giulia Debora Serrachiani e il capo del Governo sloveno Miro Cerar.

ARC/MCH

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