La Giunta Regionale


21.10.2013 

CULTURA: TORRENTI, LA MONTAGNA RIAVRÀ I SUOI STRUMENTI PIÙ ANTICHI

Trieste, 21 ott - La tutela, il restauro e la valorizzazione degli strumenti musicali conservati nei Musei "Gortani" di Tolmezzo e "La Mozartina" di Paularo sono l'obiettivo della convenzione sottoscritta oggi a Tolmezzo dall'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. "È un documento che ha valenza sostanziale perché inserisce, a pieno titolo, gli strumenti musicali nel patrimonio culturale della Montagna", ha osservato Torrenti, il quale ha ricordato che sino ad ora sono stati fatti interventi di recupero e protezione sulle pievi, sulle sculture lignee, sui quadri e sulle arti visive in genere, ma non si è mai pensato di proteggere e valorizzare quelli che, a tutti gli effetti, sono reperti storicamente interessanti e spesso legati alla tradizione musicale dei nostri monti. Oltre a Torrenti hanno sottoscritto il documento il direttore de "La Mozartina" Giovanni Canciani, Roberto Siagri e Lionello D'agostini, presidenti rispettivamente della Fondazione Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari Michele Gortani e della Fondazione CRUP, ed il responsabile della direzione regionale per il Beni culturali e paesagistici del Friuli Venezia Giulia Giangiacomo Martines, il quale ha ricordato che, in particolare, competerà alla Soprintendenza il restauro di alcuni strumenti del Museo Gortani. L'obiettivo è renderli perfettamente funzionanti grazie all'utilizzo di materiali omogenei a quelli originali ed al lavoro di abili restauratori, la stessa finalità che sarà perseguita nel por mano al clavicembalo "Walter", che sarà affidato agli esperti messi a disposizione dal Museo La Mozartina con l'obiettivo di ripristinare il concerto per clavicembali gemelli.
Un lavoro importante, che sarà sancito dall'istituzione di un concorso per composizioni originali per clavicembalo e per ricerche storico-archivistiche su testi e partiture musicali da fare a Paularo e Tolmezzo, ma anche dall'istituzione, a Tolmezzo e/o a Paularo, di un laboratorio per il restauro e la gemellizzazione dei clavicembali sotto la guida del maestro Canciani. Un settore, quello del recupero dei clavicembali, particolarmente avvincente per Torrenti, sia per la sua peculiarità che per le prospettive che presenta. "Il restauro dei clavicembali è un atto molto significativo - ha detto - perché riporta all'attenzione generale una tradizione della montagna e perché mette in rete una Fondazione culturale, la Fondazione CRUP, la Regione e la Sovrintendenza attraverso il comune interesse nel recupero di reperti storici di pregio". "Un'attività in cui la Regione avrà un ruolo di coordinamento - ha concluso Torrenti - ed alla quale non potranno che seguire altre analoghe iniziative utili a valorizzare lo status culturale della nostra Montagna che, pur fondato su un patrimonio consistente, appare ancora fragile rispetto a quello di altre aree del Friuli Venezia Giulia". ARC/LVZ