Trieste, 13 gen - "Abbiamo deciso di aumentare del 25 per cento
le risorse economiche per la valorizzazione dei dialetti veneti
parlati in Friuli Venezia Giulia che rappresentano un patrimonio
storico e culturale delle nostre comunità. Patrimonio che questa
Amministrazione continua a tutelare con iniziative e progetti
particolarmente validi dal punto di vista qualitativo".
Lo afferma l'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti,
al termine della giunta che ha approvato, in via preliminare, il
bando dedicato a queste parlate. Prima della sua adozione
definitiva, il provvedimento dovrà ottenere infatti il parere del
Comitato regionale per la valorizzazione dei dialetti di origine
veneta.
"Il bando 2023 avrà una capienza di 100mila euro - spiega Roberti
-. Queste risorse serviranno per sostenere la diffusione e lo
studio anche del triestino, il dialetto che persino James Joyce
ebbe modo di apprezzare e utilizzare correntemente nel corso
delle sue lunghe permanenze nel capoluogo della regione".
"Le altre importanti parlate locali che in Friuli Venezia Giulia
stiamo tutelando - sottolinea l'assessore - sono il bisiaco, il
gradese, il maranese, il muggesano, il liventino, il veneto
dell'Istria e della Dalmazia, nonché quello goriziano,
pordenonese e udinese".
Nell'intento di garantire la massima efficacia degli interventi
finalizzati alla valorizzazione dei dialetti veneti, attraverso
questo strumento l'Amministrazione regionale punta a finanziare
soprattutto alcuni progetti nei settori "studi e ricerche" e
"attività culturali e spettacolo".
Anche in questa edizione il bando potrà essere utilizzato,
singolarmente o nell'ambito di un rapporto di partenariato, da
associazioni, fondazioni e altri enti di carattere privato senza
finalità di lucro o con obbligo statutario di reinvestire gli
utili e gli avanzi di gestione nello svolgimento delle attività
previste nell'oggetto sociale.
Potranno aderire anche società cooperative che, per statuto,
svolgono attività esclusivamente o prevalentemente culturali o
artistiche operanti nei settori della prosa, della musica o della
danza, con sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia. Il
finanziamento massimo per le domande singole sarà di 5mila euro,
mentre per quelle presentate nell'ambito di un rapporto di
partenariato sarà di 15mila euro.
"Con questa iniziativa - aggiunge Roberti - viene inoltre attuato
in modo concreto l'accordo di collaborazione per la tutela e per
lo sviluppo del patrimonio linguistico e culturale della
componente friulanofona in Veneto e venetofona in Friuli Venezia
Giulia sottoscritto da entrambe le Regioni nel 2020".
"Tra i criteri e i rispettivi punteggi per la valutazione degli
interventi presentati e per la formulazione della graduatoria,
abbiamo previsto infatti un criterio premiale da applicare
qualora la domanda di finanziamento - conclude l'esponente della
Giunta - venga presentata nell'ambito di un rapporto di
partenariato congiunto con soggetti aventi sede legale nella
Regione del Veneto".
ARC/RT/al
L'assessore regionale alle AUtonomie locali, Pierpaolo Roberti