Pavia di Udine, 3 mag - Muove i primi passi il percorso per la
costituzione della Comunità del distretto della sedia, a partire
da un nucleo di tre Comuni (Pavia di Udine, Corno di Rosazzo e
Manzano) che oggi hanno incontrato l'assessore regionale alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
"Reputo positivo un avvio del confronto tra i Comuni proponenti e
la Regione che oltre a fornire una consulenza tecnica alla
formazione di questo nuovo ente, può supportare gli
amministratori locali nell'individuazione di un preciso indirizzo
su cui fondare l'operatività della Comunità, che in questo caso
condivide il progetto di uno sviluppo economico attorno al
rilancio del distretto della sedia", è stato il commento di
Roberti a margine dell'incontro a cui hanno preso parte per Pavia
di Udine il sindaco Beppino Govetto e la vice sindaco Elena
Fabbro, per Corno di Rosazzo il sindaco Daniele Moschioni, per
Manzano il sindaco Piero Furlani e l'assessore Daniele Macorig,
oltre al consigliere regionale Mauro Di Bert.
Il primo passo verso la costituzione della nuova Comunità, ente
sovracomunale su base volontaria che sulla scorta della legge
regionale 2/2019 sostituisce le Unioni territoriali intercomunali
(Uti) introdotte dalla legge 26/2014, è la stesura dello Statuto
che lascia all'assemblea della Comunità la definizione dei
contenuti giuridici e degli aspetti gestionali del nuovo ente
dotato di personalità giuridica.
"La Regione può aiutare a costruire il percorso fin dallo
Statuto, individuando gli strumenti necessari alla funzionalità
dell'ente con l'aiuto di ComPa (organismo tecnico di Anci, ndr).
Un ulteriore aiuto da parte dell'Amministrazione regionale si
concretizza nella valutazione della sostenibilità economica. Su
questo fronte - ha precisato Roberti -, la Regione ha messo a
disposizione un Fondo Comunità che per il 2021 ammonta a 500mila
euro, a copertura di alcune voci di spese gestionali e
indipendentemente da meccanismi incentivanti".
In particolare, il Fondo regionale sostiene le Comunità nella
copertura dei costi fissi di gestione, ad esempio per
l'assunzione di personale dirigenziale, per l'attribuzione di
incarichi di Posizione organizzativa o per il personale di staff
necessario al funzionamento dell'organismo.
"Con le prime due leggi di Stabilità successive alla legge 26,
sono state sottratte risorse preziose ai Comuni per darle alle
Uti. Ora è stato fatto il percorso contrario: abbiamo tolto
risorse alle Uti per restituirle ai Comuni" ha ribadito Roberti,
aggiungendo che "questo beneficio si affianca alla volontarietà
del sistema. L'eterogeneità delle Comunità che stanno via via
nascendo rispecchia le diversità del territorio e in ciò si
differenziano dalle Uti che imponevano aggregazioni tra Comuni
molto diversi tra loro. Le peculiarità diversificate dei
territori sono ora rispettate attraverso le maglie flessibili
della normativa. Alcune Comunità nascono per condividere
esclusivamente funzioni comunali, altre invece si pongono
obiettivi più ampi, ad esempio finalità promozionali e turistiche
o di creazione di valore aggiunto rispetto ai progetti
comunitari".
Proprio ai progetti comunitari per fondare un nuovo sviluppo
economico del triangolo della sedia, attraverso la rigenerazione
urbana e la riconversione dei siti industriali, puntano i tre
Comuni che andranno a costituire il primo nucleo operativo,
aperto poi - come è stato sottolineato da tutti i partecipanti -
ad abbracciare altre realtà comunali dell'area che ne condividano
i presupposti.
Ad oggi si sono costituite la Comunità del Cividalese, quella
della Riviera bassa friulana, quella pordenonese del Sile tra i
Comuni di Azzano Decimo, Chions e Pravisdomini, e, in via di
costituzione, quella del Collio, che riunirà una decina di Comuni
con capofila Cormons.
ARC/SSA/ep
L'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti (terzo da destra) con (da sinistra a destra) Daniele Macorig e Piero Furlani, rispettivamente assessore e sindaco di Manzano, Danile Moschioni, sindaco di Corno di Rosazzo, il consigliere regionale Mauro Di Bert, il sindaco di Pavia di Udine, Beppino Govetto e la vice sindaca, Elena Fabbro.