Gorizia, 9 feb - "Oggi a Gorizia è stata ricordata non solo una
vittima dell'immensa tragedia delle foibe ma una vera eroina del
nostro tempo. Norma può rappresentare il dolore della Patria ma
anche, in una città che si appresta a diventare capitale europea
della cultura, un elemento di pacificazione per questi territori.
Posizionare questo riconoscimento in una scuola, in un luogo dove
si insegnano i valori della pace, della democrazia e della
condivisione, ha un significato ancora più profondo che ci rende
orgogliosi e commossi".
Lo ha detto l'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano
Callari, intervenendo alla cerimonia di scoprimento di una targa
commemorativa dedicata a Norma Cossetto, martire delle foibe e
insignita della Medaglia d'Oro al Merito Civile, per iniziativa
del ministero dell'Istruzione e del Merito.
"La cerimonia, svolta all'ingresso del liceo classico Dante
Alighieri, in viale XX Settembre, dove è stata posta la targa, si
carica di una valenza ancora maggiore perché fu proprio in questo
istituto che Norma Cossetto completò i suoi studi superiori", ha
aggiunto Callari, sottolineando come "dopo vent'anni, la Medaglia
d'oro assume dei contorni maestosi per questa nostra eroina di
cui oggi ne ricordiamo la memoria".
Presenti all'evento, fra gli altri, il sindaco di Gorizia Rodolfo
Ziberna, il sottosegretario all'Istruzione e al Merito Paola
Frassinetti, la dirigente generale dell'Ufficio scolastico
regionale per il Friuli Venezia Giulia Daniela Beltrame e i
parenti di Norma fra cui Erminia Dionis Bernobi.
La targa ricorda che Norma Cossetto fu allieva dell'istituto
goriziano e ne riporta la storia "giovane studentessa istriana,
catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente
seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente
gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di
amor patrio. 5 ottobre 1943 - villa Surani (Istria)".
ARC/LP/pph
Scoprimento targa in memoria di Norma Cossetto
Foto di gruppo
L'intervento dell'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari