La Giunta Regionale


13.03.2024 16:57

Salute: Riccardi, sanitari vanno difesi sempre da aggressioni

Trieste, 13 mar - "Sono e resto fermamente convinto che i sanitari, qualsiasi ruolo ricoprano, vanno difesi sempre e comunque. Deve essere interrotta immediatamente la narrazione tossica sulla sanità: come ha dimostrato anche Agenas solo pochi giorni fa, il nostro 'Sistema salute' offre prestazioni ancora superiori alla media nazionale, garantendo i livelli essenziali di assistenza. Ci sono innegabili prestazioni da migliorare ma per farlo sono necessarie decisioni senza generalizzare perché questo fa male al cittadino e peggio ancora agli operatori sanitari. La violenza non risolve, non aiuta, non soddisfa. Disumanizza e basta".

Con queste parole l'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi ha commentato i dati pubblicati dall'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie - Relazione attività anno 2023.

"I dati raccolti dalle aziende sanitarie ci trasmettono un'immagine sconfortante del rapporto del cittadino con gli operatori sanitari: per 483 volte nel 2023 i professionisti della salute sono stati oggetto di episodi di violenza - ricorda Riccardi -. Significa che più di una volta al giorno nello scorso anno un cittadino ha aggredito un infermiere, un operatore sociosanitario, un medico. Il dato peggiorativo è che per 141 volte queste sono state aggressioni fisiche e che, guardando al totale degli episodi, nel 75% dei casi l'aggressione ha avuto per obiettivo un operatore sanitario donna". Le aziende sanitarie hanno messo in campo una serie di strategie per contenere questi episodi, stringendo accordi con volontari o con le Forze dell'ordine, ma per l'assessore la deterrenza non è la principale soluzione. "Ricordiamo un dato su tutti: il 75% degli accessi ai Pronto soccorso è improprio. Si tratta di codici bianchi o verdi, quindi a bassa intensità, che potrebbero trovare soluzione autonoma o rivolgendosi alla rete territoriale della salute realizzabile, ma in una revisione del sistema; soprattutto in una stagione dove il personale non si trova". La visione ospedalecentrica della salute da parte del cittadino è il principale fattore di sovraccarico di lavoro da parte degli operatori sanitari.

"Faccio un appello alla responsabilità - conclude l'assessore - per interrompere questo clima di violenza e sopraffazione che ha contaminato il rapporto con il Sistema sanitario. Gli operatori della salute vestono una divisa che certifica una preparazione professionale di alto livello che mettono a disposizione di tutti i cittadini, in modo equo e senza esclusioni. E sono sempre loro ad avere i titoli per valutare, grazie a tale professionalità fatta di studio, esperienza quotidiana, confronto, i livelli di bisogno dei pazienti che hanno davanti. Serve questo chiaro presupposto: i sanitari sono loro e noi cittadini ci dobbiamo fidare dei sanitari, smettendo di ascoltare chimere sul web o trasmissioni televisive costruite per secondi fini e non per raccontare la vera realtà della nostra sanità". ARC/COM/ma/pph