Lavoro: Rosolen, misure a favore genitorialità liberi professionisti
Trieste, 11 ott - "Abbiamo approvato un nuovo regolamento con
misure importanti a favore della maternità e della paternità dei
liberi professionisti. In questo modo vogliamo creare le
condizioni più favorevoli per armonizzare al meglio la
possibilità di avere figli con l'organizzazione dell'attività
lavorativa".
Ad affermarlo è l'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia,
Alessia Rosolen, dopo l'approvazione della delibera da parte
della Giunta regionale che stanzia complessivamente più di
157mila euro per gli anni 2019, 2020 e 2021.
"Il nuovo regolamento - spiega l'assessore - sostituisce il testo
normativo attualmente in vigore, adeguando le prescrizioni
regolamentari alle attuali esigenze sulla base delle indicazioni
condivise con gli organismi rappresentativi delle categorie
professionali".
"Tra i beneficiari - precisa Rosolen - sono stati inseriti i
prestatori di attività professionali non ordinistiche iscritti in
realtà riconosciute dal Mise. Inoltre, dai requisiti di accesso,
sono stati eliminati il limite di età di 45 anni e il valore Isee
del nucleo familiare di 35mila euro. Il valore del contributo,
infatti, sarà modulato in base al reddito netto".
Migliorie sono previste anche per l'attivazione di rapporti di
sostituzione o collaborazione in caso di accertata gravità o di
complicanze durante la gestazione. "Abbiamo esteso i periodi di
fruizione di questo strumento - conferma l'assessore - offrendo
l'opportunità di essere supportati nella propria attività nel
periodo in cui è più necessaria la presenza in famiglia. Inoltre,
introducendo anche la possibilità di anticipare al mese
antecedente alla data presunta del parto il rapporto di
sostituzione o collaborazione, si garantisce l'opportunità di
affidare per tempo l'attività dello studio e la gestione dei
clienti ad altro professionista al fine di assicurare la
necessaria continuità professionale".
"Infine - evidenzia Rosolen - è stata inserita una nuova
iniziativa contributiva. Il professionista, madre o padre, potrà
fruire di servizi di baby sitting per esigenze di conciliazione
determinate dalla genitorialità in presenza di figli fino a tre
anni o fino a otto anni nel caso in cui il minore sia affetto da
handicap grave".
"Per incentivare natalità e maternità servono scelte politiche
coraggiose capaci di coniugare famiglia e lavoro. Ogni singola
misura rientra nel percorso più ampio di creazione di un sistema
di protezione sociale forte e capace di guardare alle esigenze
reali dei genitori che - conclude l'assessore - devono essere
messi nelle condizioni di coniugare la carriera professionale con
il proprio percorso di vita".
ARC/RT/fc
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