Salute: Riccardi, non basteranno solo più risorse e maggiore personale
Udine, 14 ott - "I nodi strutturali da sciogliere per avviarsi
nella più giusta direzione per disporre di un sistema sanitario
efficiente e sostenibile, sono molti e sarebbe sbagliato pensare
che solo più risorse finanziarie e maggiore personale potrebbero
bastare. Penso che, nella necessaria revisione del rapporto tra
la sanità pubblica e i medici di medicina generale, la dipendenza
di quest'ultimi non risolverebbe i problemi che oggi si
registrano". Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore alla Salute del
Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi intervenuto a Udine al
XXI congresso regionale della Federazione delle associazioni dei
dirigenti ospedalieri internisti e XII congresso
dell'Associazione nazionale infermieri medicina, dal titolo: "La
sanità del futuro tra tradizione e innovazione: quali prospettive
e quel ruolo per la medicina interna in Friuli Venezia Giulia?"
dove si sono confrontati rappresentanti di società scientifiche e
istituzioni. Sollecitato dal dibattito proprio sul rafforzamento della sanità
territoriale e la presenza del medico di medicina generale (mmg),
Riccardi ha spiegato che "il rapporto tra il medico di medicina
generale e la sanità pubblica debba modificarsi offrendo alla
sanità pubblica una quota delle ore disponibili che possano
rispondere alle proprie esigenze organizzative, senza che però
questo debba per forza imporre per loro un rapporto di
dipendenza". "Questo è uno dei nodi principali dell'organizzazione del sistema
territoriale - ha sottolineato ancora l'esponente dell'Esecutivo
-. Se non interverremo subito per 'mettere a posto' queste cose,
tutti gli investimenti che faremo anche con i fondi del Pnrr
rischiano di non funzionare, a partire dalle Case di comunità. Mi
auguro che il Governo riesca a raggiungere questo risultato,
nell'interesse di tutti". Riccardi ha aggiunto di credere che "in questo momento di
emergenza, l'interesse generale dovrebbe riguardare tutti, al di
là del singolo interesse di parte, seppure legittimo". "I nostri modelli organizzativi, che nella pandemia sono
diventati necessariamente orizzontali, devono diventare un
patrimonio di tutti noi, nella limitata disponibilità degli
strumenti delle risorse che abbiamo a disposizione" ha chiuso poi
Riccardi, ricordando che "per uscire dalla situazione di
difficoltà in cui versa il sistema della salute nel nostro Paese
c'è bisogno di una grande alleanza tra politica, istituzioni,
categorie, mondo della formazione e organizzazioni sindacali. Va
rivisto l'impianto dell'offerta ancora strutturato per dare
risposte a bisogni di una società che non c'è più. Ognuno deve
fare con responsabilità la propria parte, prendendo delle
decisioni: solo così potremo salvare il sistema, altrimenti
destinato a non garantire le risposte necessarie".
ARC/PT/gg
L’assessore alla Salute Riccardo Riccardi interviene a Udine al XXI congresso regionale della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti
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