Salute: Riccardi, Fvg ricorre contro decreto Calabria
Trieste, 27 ago - "Il taglio dell'1 per cento dei costi del
personale della sanità è inaccettabile. E non è solo questione di
soldi: va contrastata una disposizione dello Stato in un ambito
che qualifica l'autonomia del finanziamento del servizio
sanitario del Friuli Venezia Giulia. Il decreto Calabria mette le
Regioni su due piani: le ordinarie senza alcuna limitazione e le
speciali costrette al taglio. Questo non è condivisibile".
Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore Fvg con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, a margine dalla riunione di Giunta
nella quale è stato deciso di impugnare il decreto convertito in
legge dal Parlamento che obbliga le Regioni autonome a mantenere
il taglio dei costi del personale mentre per le Regioni a statuto
ordinario questo vincolo non si pone.
"Questi sono i motivi che ci spingono a impugnare la norma
convertita in legge dal Parlamento che, nella sostanza,
istituisce un Paese a doppia velocità", ha precisato Riccardi.
"Se - ha spiegato il vicegovernatore - un provvedimento dello
Stato limita il margine di manovra di una Regione autonoma che,
tra l'altro, si finanzia le proprie prestazioni, esso va
contrastato".
E sul tema dei rapporti con il potere centrale, Riccardi ha
voluto specificare di "aver letto di tanti padri per la vittoria
della Regione nel contenzioso Ferrovie dello Stato. A mio avviso
i rapporti di parentela qui sono minimi: al massimo parliamo di
qualche cugino".
"La verità su quella vicenda - ha continuato Riccardi - la sa
solo chi stava dentro il Consiglio regionale nella precedente
legislatura e ha combattuto fino alla fine, anche condizionando
pezzi della Giunta regionale che non erano così determinati nel
disturbare il potere romano. A noi si sono affiancati alcuni
dirigenti che, a volte incompresi, ancora continuano a difendere
con coraggio la Regione".
"Oggi - ha concluso il vicegovernatore - apriamo un nuovo
capitolo: a Roma sostengono che il decreto Calabria non nasce
contro le autonomie. La Corte dei Conti in forma scritta, e il
Ministero dell'economia in forma verbale, ci dicono l'opposto.
Per noi è inaccettabile. E il ricorso è un atto dovuto a
salvaguardia dell'autonomia regionale e dell'equilibrio del
nostro Servizio sanitario".
ARC/COM/Red
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