Enti locali: da Cal via libera a riforme salute e territorio
Udine, 24 ott - La nuova compagine del Consiglio delle
autonomie locali (Cal), insediata oggi per la prima volta, ha
espresso parere favorevole al provvedimento della Giunta
regionale inerente le priorità regionali di sviluppo e linee
guida concertazione Regione-Autonomie locali (18 voti favorevoli,
4 astenuti) e ha raggiunto l'intesa sul ddl di riforma sanitaria
con 19 voti favorevoli e 1 contrario.
"Con l'attuale composizione - ha detto l'assessore regionale alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti - il Cal è ritornato ad
essere un organismo rappresentativo degli Enti locali del Fvg. Le
modifiche normative hanno permesso di ridare dignità al
territorio, rappresentandone tutte le aree geografiche e dando
così voce a tutti, senza distinzioni".
L'assessore ha evidenziato la necessità della concertazione per
offrire ai Comuni la possibilità di rivedere la propria
programmazione ma ha altresì evidenziato che saranno finanziati i
progetti di area vasta "perché questo è il senso dei piani per lo
sviluppo e non singoli progetti comunali finalizzati ad un'unica
realtà".
È stato approvato lo slittamento del termine dal 2 al 12 novembre
per la presentazione delle proposte di investimento da parte
delle Uti e dei Comuni che non vi aderiscono.
Nel corso della seduta, Roberti ha illustrato le modifiche alla
legge 26/2014 sulle quali il prossimo 5 novembre il Cal sarà
chiamato ad esprimersi.
"Le modifiche offrono ampia libertà ai sindaci e ai Consigli
comunali su come esercitare le funzioni tipicamente comunali,
mentre rimangono ancora in capo ad alcune Uti, alcune funzioni di
area vasta quali ad esempio l'edilizia scolastica in attesa della
costituzione dell'ente intermedio. In via transitoria il servizio
viene portato avanti dai sindaci dei comuni capoluogo in
convenzione con le Uti".
Roberti ha poi ricordato come "non sarà necessario ricorrere alle
aule di tribunale per uscire dalle Uti; con le ultime modifiche
che apporteremo alla legge 26 saranno eliminati tutti i vincoli,
dando piena autonomia ai sindaci. Le Uti resteranno ma verrà
eliminata l'obbligatorietà che darà libertà di scelta ai Comuni e
non ci saranno più distinzioni fra chi resta fuori dalle Unioni e
chi vuole rimanervi. Fino a quando non sarà completata la
riforma, sarà il sindaco a decidere se rimanere o meno
nell'Unione, valutando se quello è il miglior sistema
organizzativo".
Soddisfazione per l'intesa raggiunta è stata espressa dal
vicegovernatore del Fvg, Riccardo Riccardi.
"È un dato incoraggiante, ringrazio i sindaci per la fiducia
accordata e tengo a rassicurarli sulla prosecuzione del dialogo e
del confronto. Siamo convinti che il modello dell'integrazione
socio-sanitaria debba riportare i sindaci nella prima fila della
gestione di questo servizio".
Sulle preoccupazioni sull'area montana palesate nel corso della
seduta, Riccardi ha sottolineato la centralità della salute del
cittadino che deve essere garantita. "I territori dell'area
montana - ha assicurato Riccardi - saranno garantiti nei servizi
socio sanitari e nell'ospedale di Tolmezzo. La salute del
cittadino riveste un ruolo primario".
Riccardi ha ribadito i punti cardine del disegno di legge che
rimette mano al sistema sanitario. L'assetto complessivo verterà
sull'Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) con
tre aziende di di area vasta (Friuli occidentale, Friuli
centrale, Giuliano Isontina) e i due istituti di ricovero e cura
a carattere scientifico Cro di Aviano e Burlo Garofolo di
Trieste. Ha ricordato il modello hub&spoke su cui si basa
l'organizzazione, evidenziandone il rapporto fortemente
integrato, la riperimetrazione delle Aziende e il ritorno alla
sovrapposizione tra ambiti e distretti nell'ottica
dell'integrazione sociosanitaria, oltre ad un riequilibrio del
rapporto tra Regione e Università.
Nel confronto con i componenti del Cal, Riccardi ha rimarcato
come il nuovo assetto del sistema punta a rafforzare il rapporto
con le Autonomie locali anche attraverso la Conferenze dei
sindaci. L'intesa sullo schema di disegno di legge sull'assetto
istituzionale ed organizzativo del sistema sanitario regionale,
ha visto l'integrazione all'articolo 6 dei comuni turistici.
Il Cal ha nominato infine due esperti quali componenti del
comitato faunistico regionale nelle persone di Paolo Molinari e
Gianpietro Facchin.
ARC/LP/fc
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