Udine, 5 ago - "Si tratta di un'iniziativa che coniuga la spinta dal basso con le previsioni normative della Riforma delle Autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia". Con queste parole l'assessore regionale alle Autonomie locali e al Coordinamento delle Riforme Paolo Panontin ha commentato la presentazione ufficiale, avvenuta oggi a Udine, delle firme per l'avvio dell'iter legislativo per la fusione dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano.
Le firme raccolte dall'Associazione Città Comune per ... sono state complessivamente 6.479, quasi 1.200 in più rispetto al necessario.
"Ovviamente noi oggi non sappiamo quale sarà il risultato finale dell'iter referendario - ha detto Panontin - ma è importante essere arrivati a concretizzare questa possibilità: la potenza dell'azione dal basso ha in qualche modo travolto alcune logiche che avrebbero potuto bloccare un percorso pienamente democratico come questo".
Questa iniziativa, infatti, si inserisce organicamente nell'impianto della Riforma delle Autonomie locali delineata dalla legge regionale 26/2014 con l'intento di migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, ridurre i costi della Pubblica Amministrazione e assicurare ai cittadini servizi meglio rispondenti alle loro esigenze.
Panontin si è quindi complimentato con i promotori dell'iniziativa che operano quasi da sperimentatori del nuovo strumento normativo, ricordando che la fusione di Comuni rappresenta la forma più efficace di aggregazione tra Enti locali in quanto consente il raggiungimento di un grado ottimale di dimensione, differenziazione, semplificazione e potenziamento della governance locale.
Finora in Friuli Venezia Giulia hanno completato il processo di fusione i Comuni di Campolongo e Tapogliano, Rivignano e Teor, e Valvasone e Arzene, mentre il dibattito è attualmente aperto nelle comunità di diversi comuni, tra cui ricordiamo in particolare le iniziative di Azzano Decimo e Pravisdomini e di Manzano e San Giovanni al Natisone.
ARC/CM
