La Giunta Regionale


17.03.2015 18:00

PROVINCE: CORTE COSTITUZIONALE, INAMMISSIBILI LE QUESTIONI SOLLEVATE DAL TAR

Serracchiani e Panontin: "Confermate le qualità della legge regionale 2/2014".

Trieste, 17 mar - "Manifesta inammissibilità": con questa motivazione la Corte Costituzionale ha rigettato le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Friuli Venezia Giulia in merito ad alcuni articoli della legge regionale 2 del 2014, sulla disciplina delle elezioni provinciali.

Lo scorso 25 febbraio, infatti, la Corte Costituzionale ha deciso che (l'ordinanza della Massima Corte è stata depositata nella giornata di oggi) "le questioni sollevate sono, nel loro complesso, manifestamente inammissibili per mancanza di chiarezza del petitum (cioè dei contenuti della richiesta di legittimità costituzionale, ndr) e per difetto di motivazione, sia sulla rilevanza, sia sulla non manifesta infondatezza".

Nel dispositivo, la Corte Costituzionale ricorda come il TAR del FVG - pur dando atto che la legge 2 del 2014 "costituisce espressione della potestà normativa esclusiva, in materia di ordinamento degli Enti locali, riconosciuta alla Regione Friuli Venezia Giulia dallo Statuto di autonomia" - avesse quindi censurato genericamente, e in blocco, numerosi contenuti della legge stessa.

Alcuni articoli della legge che avrebbero tra l'altro adombrato - si legge nell'ordinanza - la violazione del principio di autonomia degli Enti locali e la surrettizia modifica dell'assetto istituzionale delle Province ma soprattutto avrebbero eluso il controllo democratico diretto delle popolazioni interessate sull'esercizio delle funzioni provinciali e sull'utilizzo dei tributi.

"La Corte Costituzionale ha dunque confermato l'impianto della legge regionale che rimodula l'assetto e il funzionamento delle Amministrazioni provinciali nella nostra regione", hanno dichiarato, esprimendo la loro soddisfazione per la decisione della Suprema Corte, la presidente della Regione Debora Serracchiani e l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin.

"Nel pieno rispetto della decisione del TAR di rinviare alla Corte la questione di legittima costituzionale, eravamo comunque convinti della qualità della nostra norma, che ha avviato una stagione di profonde riforme nel sistema delle Autonomie locali, all'insegna di una - sempre ricercata, ma forse poco attuata - maggior efficacia ed efficienza della Pubblica Amministrazione in Friuli Venezia Giulia", hanno sottolineato Serracchiani e Panontin.

ARC/RM