La Giunta Regionale


05.06.2015 17:51

LAVORO: PANARITI 9/6 A UD CONVEGNO JOBS ACT E PARI OPPORTUNITÀ

Trieste, 5 giu - "Il Jobs act e la sfida per le pari opportunità" è il titolo del convegno che si terrà il 9 giugno, con inizio fissato alle ore 9, presso la sala Aiace del comune di Udine. Organizzato dalla Consigliera di Parità della Regione FVG, Raffaella Palmisciano, l'incontro si propone l'obiettivo di approfondire la recente norma di riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) con una particolare attenzione sul regolamento riguardante la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Interverranno all'incontro il sindaco di Udine, Furio Honsel, con l'assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre, e Annamaria Poggioli, presidente della Commissione delle pari opportunità del Friuli Venezia Giulia. Ospite atteso, Stefano Olivieri Pennesi, professore dell'università Tor Vergata di Roma che tratterà l'insieme delle norme relative al Jobs Act. Seguiranno gli interventi di Michele De Carlo, responsabile dell'Agenzia delle prestazioni di Udine, che parlerà delle modifiche in corso alla normativa sulla genitorialità e di Katia Provenzano, avvocato e dottore di ricerca dell'università Cattolica del sacro Cuore di Milano che fornirà il suo contributo con un intervento sulla funzione e i compiti del Comitato Unico di Garanzia. Nel corso del convegno sarà presentato un opuscolo redatto a cura di Michele De Carlo contenente le linee guida in materia di maternità/paternità e congedi parentali. Per l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, alla quale spetterà chiudere il convegno illustrando le iniziative in materia che la Regione FVG ha intrapreso e quelle che sono in corso di definizione, "poter conciliare i tempi dedicati alla propria vita lavorativa e alla crescita professionale con quelli della maternità e della paternità, con i delicati impegni di cura ed educazione che ogni genitore è chiamato ad assumersi nei confronti dei propri figli, è, prima di tutto, un diritto". "Un diritto - aggiunge Panariti - che deriva non solo dal rispetto delle scelte procreative di ognuno o dalla volontà di ciascuno di vivere la propria vita costruendo forme di aggregazione familiare ma anche dalla consapevolezza che i bambini e le bambine sono un valore per la società intera, sono il futuro. Perché questo diritto sia esigibile è necessario, innanzitutto, che le forme e modalità attraverso cui esso può venire esercitato siano conosciute". ARC/Com/RED