Trieste, 5 giu - "Il Jobs act e la sfida per le pari
opportunità" è il titolo del convegno che si terrà il 9 giugno,
con inizio fissato alle ore 9, presso la sala Aiace del comune di
Udine.
Organizzato dalla Consigliera di Parità della Regione FVG,
Raffaella Palmisciano, l'incontro si propone l'obiettivo di
approfondire la recente norma di riforma del mercato del lavoro
(Jobs Act) con una particolare attenzione sul regolamento
riguardante la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Interverranno all'incontro il sindaco di Udine, Furio Honsel, con
l'assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre, e Annamaria Poggioli,
presidente della Commissione delle pari opportunità del Friuli
Venezia Giulia.
Ospite atteso, Stefano Olivieri Pennesi, professore
dell'università Tor Vergata di Roma che tratterà l'insieme delle
norme relative al Jobs Act. Seguiranno gli interventi di Michele
De Carlo, responsabile dell'Agenzia delle prestazioni di Udine,
che parlerà delle modifiche in corso alla normativa sulla
genitorialità e di Katia Provenzano, avvocato e dottore di
ricerca dell'università Cattolica del sacro Cuore di Milano che
fornirà il suo contributo con un intervento sulla funzione e i
compiti del Comitato Unico di Garanzia.
Nel corso del convegno sarà presentato un opuscolo redatto a cura
di Michele De Carlo contenente le linee guida in materia di
maternità/paternità e congedi parentali.
Per l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, alla
quale spetterà chiudere il convegno illustrando le iniziative in
materia che la Regione FVG ha intrapreso e quelle che sono in
corso di definizione, "poter conciliare i tempi dedicati alla
propria vita lavorativa e alla crescita professionale con quelli
della maternità e della paternità, con i delicati impegni di cura
ed educazione che ogni genitore è chiamato ad assumersi nei
confronti dei propri figli, è, prima di tutto, un diritto".
"Un diritto - aggiunge Panariti - che deriva non solo dal
rispetto delle scelte procreative di ognuno o dalla volontà di
ciascuno di vivere la propria vita costruendo forme di
aggregazione familiare ma anche dalla consapevolezza che i
bambini e le bambine sono un valore per la società intera, sono
il futuro. Perché questo diritto sia esigibile è necessario,
innanzitutto, che le forme e modalità attraverso cui esso può
venire esercitato siano conosciute".
ARC/Com/RED