Trieste, 21 mag - Mettere a sistema le buone pratiche che hanno caratterizzato gli interventi finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per favorire l'inserimento socio-lavorativo delle fasce deboli della popolazione.
Questo è il senso del seminario Appunti di lavoro, svoltosi questa mattina presso la Sala Tessitori del Consiglio regionale, a Trieste, in cui operatori dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria, del Servizio Integrazione Inserimento Lavorativo (SIIL) del Comune di Trieste, del Centro per l'Impiego, degli Enti di formazione e del Terzo Settore si sono confrontati con l'assessore regionale al Lavoro del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti sui progetti in atto e sugli interventi previsti nella prossima programmazione.
Il seminario è stato quindi un'occasione di restituzione e di verifica in cui il tema della co-progettazione ha assunto un ruolo centrale. La condivisione degli obiettivi tra tutti i soggetti per permettere la realizzazione di progetti che sperimentino e valutino gli effetti di nuovi approcci e nuove modalità di attuazione delle Politiche attive del Lavoro sono, dunque, gli strumenti per favorire l'integrazione lavorativa di persone che vivono in situazioni di disagio e fragilità.
Come è stato ribadito più volte nel corso della discussione, Lavoro, Formazione e Sociale quando sono in grado di agire trasversalmente ottengono buoni risultati e l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati genera situazioni positive che vanno a favore delle comunità locali in termini di aumento della coesione sociale e della qualità della vita.
Per questo motivo va potenziata la rete per l'inserimento lavorativo e vanno valorizzate le azioni di sistema capaci di personalizzare gli interventi, integrando gli strumenti disponibili in un proficuo rapporto di collaborazione tra servizi per il lavoro, servizi socio-assistenziali e servizi educativi e formativi. Si tratta di uno degli snodi fondamentali su cui sarà chiamata a operare la nuova Agenzia regionale per il Lavoro.
ARC/Com/PPD