La Giunta Regionale


02.04.2015 11:53

LAVORO: PANARITI, TUTELARE IL PERSONALE GIÀ IMPEGNATO AL CIE/CARA DI GRADISCA

Trieste, 02 apr - Prevedere tutti i più opportuni meccanismi, quali l'inserimento nel Bando di gara in procinto di essere emanato di una cosiddetta clausola sociale, per salvaguardare la condizione occupazionale di chi, come il personale attualmente già impegnato, ha maturato un'importante esperienza nella gestione di situazioni molto delicate.

"Esperienza che, con tutta evidenza, non potrà non rivelarsi indispensabile per continuare a gestire un contesto ambientale così peculiare" come il CIE/CARA (Centro Identificazione Espulsione/Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Gradisca d'Isonzo (GO), ha segnalato l'assessore regionale al Lavoro del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti nella comunicazione inviata al prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, richiedendo un interessamento circa la futura situazione occupazionale delle persone sin qui impiegate nella struttura.

"Nel momento in cui la Prefettura di Gorizia si appresta a disporre gli atti necessari per la prosecuzione delle attività", ha scritto l'assessore Panariti, occorre tenere presente la situazione di lavoratrici (prevalentemente) e lavoratori che prestano la loro opera in un contesto ambientale complesso e che da diversi mesi non percepiscono con regolarità le spettanti retribuzioni.

L'assessore regionale Panariti ha quindi chiesto al prefetto Zappalorto, "nel rispetto del principio di leale collaborazione fra le istituzioni", di compiere ogni sforzo possibile per tutelare la situazione occupazionale di questi lavoratori, "indispensabili per continuare a erogare un servizio particolarmente delicato per il territorio di riferimento", prevedendo anche il coinvolgimento di questo personale nell'attuazione di progetti di accoglienza diffusa da realizzarsi in Friuli Venezia Giulia.

ARC/RM