La Giunta Regionale


17.11.2014 18:12

RICERCA: PANARITI, LA MOBILITÀ DELLA CONOSCENZA È IMPORTANTE PER LA CRESCITA  DEL FVG

Trieste, 17 nov - Sono 16.891 gli studenti, i ricercatori e i docenti stranieri che hanno studiato o lavorato nelle 25 istituzioni scientifiche regionali ((20 enti di ricerca, tre atenei e due conservatori) che hanno collaborato all'ultima edizione de "La Mobilità della Conoscenza", indagine realizzata dal Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) del Friuli Venezia Giulia.

Oggetto di analisi sono stati gli studenti iscritti e in mobilità temporanea (incoming), i ricercatori e i docenti in organico ed i ricercatori e docenti in mobilità temporanea (incoming). Rispetto alla rilevazione precedente, l'incremento più sensibile ha riguardato ricercatori e docenti incoming per brevi periodi, passati da 6.474 nel 2012 a 8.381 nel 2013, con un aumento di 1.907 unità.

I ricercatori e i docenti internazionali in organico ammontano a 5.216 unità, mentre gli studenti stranieri sono 3.296, di cui 2.704 iscritti e 592 in entrata per brevi periodi di formazione o ricerca. "Il Friuli Venezia Giulia si conferma come regione attrattiva nel sistema della ricerca europea e non solo - ha detto l'assessore regionale alla Formazione e alla Ricerca Loredana Panariti, che questa mattina ha introdotto la presentazione dell'indagine - anche se il lavoro del CER evidenzia che sulle donne si dovrebbe investire di più".

Se, infatti, le studentesse iscritte ammontano al 55 per cento del totale, decisamente più bassa è la percentuale di ricercatrici e docenti inserite in organico, che arriva solo al 31,42 per cento del capitale umano della ricerca regionale. L'analisi di genere del sistema scientifico FVG conferma quindi il trend europeo, tanto che a livello comunitario si sta lavorando su più fronti per promuovere una maggiore equità di genere nei processi di ricerca ed innovazione.

Panariti ha messo in evidenza l'attività del CER nell'erogazione dei servizi destinati all'accoglienza, che è uno dei punti centrali del nuovo accordo per la valorizzazione degli Enti di Ricerca. L'assessore Panariti ha osservato come sia necessario tanto sottolineare l'importanza di ciò che è stato fatto che investire in progetti a sostegno della mobilità internazionale, rafforzare le reti di accoglienza ed incentivare la partecipazione della Regione al sistema scientifico.

L'assessore ha quindi notato come dalla mobilità delle persone derivi un'importante rete di rapporti con altri Centri di Ricerca ed università di altri Paesi, cosa che "può avere un ruolo importante nel futuro del Friuli Venezia Giulia rispetto alla necessità di innovazione e rinnovamento tecnologico a cui dobbiamo far fronte" ed ha confermato "l'interesse della Regione per le esperienze che i nostri studenti, i docenti ed i ricercatori stanno facendo e faranno negli altri Paesi, affinché tali esperienze diventino un patrimonio per il nostro sistema economico".

L'assessore ha poi confermato l'intenzione della Regione di dare peso adeguato al nostro 'sistema della ricerca', ricordando che "in questa direzione va l'Accordo per la valorizzazione degli Enti di Ricerca, dei parchi scientifici e delle università da poco approvato dall'Esecutivo, un documento che ha l'obiettivo di mettere in relazione chi si occupa di ricerca e chi si occupa di trasferimento tecnologico per favorire l'ingresso di ricercatori e docenti di altri Paesi.

In particolare, l'indagine sulla mobilità evidenzia che, per quanto riguarda la provenienza geografica di ricercatori e docenti, si conferma la predominanza dei Paesi dell'Unione Europea, ma sono in aumento anche quelli che arrivano dall'Europa non comunitaria, dall'Africa e dal Nord America, mentre è sostanzialmente stabile quella dai Paesi Asiatici.

La preponderanza dei Paesi dell'area comunitaria è confermata anche sul fronte studentesco e Matematica, Scienze Fisiche, ICT, Ingegneria, Scienze della Terra e dell'Universo rappresentano le aree scientifiche scelte dal maggior numero di ricercatori e docenti, mentre le Scienze sociali ed umanistiche sono quelle maggiormente preferite dagli studenti.

Ginevra Tonini del CER ha illustrato i dati dell'indagine e il direttore generale di AREA Science Park Stefano Casaleggi ha ricordato come dalla mobilità delle persone derivi la mobilità dei progetti ed ha spiegato il ruolo svolto da AREA nella gestione dell'accoglienza in aggiunta a quello, tradizionale, di valorizzazione del rapporto tra ricerca e industria in un'ottica, tra l'altro, di rigenerazione del tessuto industriale.

ARC/LVZ

 
alla presentazione dell'indagine "La Mobilità della Conoscenza", realizzata dal Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) del Friuli Venezia Giulia, rilasciate a Trieste il 17 novembre 2014
Pagina dedicata al Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) del Friuli Venezia Giulia