La Giunta Regionale


19.09.2014 13:59

ISTRUZIONE: PANARITI, LINEE GUIDA PER IL DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA IN FVG

Trieste, 19 set - "La Programmazione regionale della rete scolastica e dell'offerta formativa è ispirata ad una prospettiva di medio-lungo termine ed il nostro obiettivo è assicurarle continuità e stabilità nel tempo, favorendo il miglior utilizzo delle risorse disponibili, valorizzando il patrimonio edilizio scolastico e garantendo, quanto più possibile, equilibrio territoriale e massima attenzione alle aree territoriali caratterizzate da particolari situazioni ambientali, sociali, culturali e linguistiche".

Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, alla Formazione e all'Istruzione Loredana Panariti, a seguito dell'approvazione da parte della Giunta regionale del FVG delle "Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa in Friuli Venezia Giulia per l'anno scolastico 2015-2016".

Panariti ha ricordato come "l'Esecutivo abbia ben chiara l'importanza di un'organizzazione dell'offerta formativa a rete che supporti processi di collaborazione ed integrazione tanto tra le istituzioni scolastiche quanto con gli altri attori formativi e socio-economici del territorio". "Allo stesso tempo e valorizzando ogni forma di conoscenza, - sottolinea ancora Panariti - è fondamentale armonizzare le esigenze di crescita della persona con le necessità e le strategie di crescita economica e di sviluppo sociale, nel rispetto della storia e della cultura del territorio di riferimento".

Per l'attuazione operativa di tali principi, la Regione ritiene di adottare un modello operativo che, nel rispetto delle competenze dei soggetti coinvolti, si avvale di strumenti quali la concertazione e la collaborazione interistituzionale tra Regione, Enti locali, Ufficio Scolastico Regionale (USR), organizzazioni sindacali ed autonomie scolastiche.

Il documento fissa alcuni elementi di base, a partire dall'indicazione che entro l'anno scolastico 2016-2017 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado siano strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 e che pertanto i Piani provinciali di programmazione della rete scolastica 2015-2016 indichino le tempistiche e le modalità per il raggiungimento di tale risultato.

Il limite di 600 alunni viene portato a 400 per le istituzioni scolastiche dei territori montani e delle aree caratterizzate da specificità linguistiche, ma si tiene conto anche della necessità di prevedere più di 1.200 studenti per gli istituti comprensivi e oltre 1.400 studenti per gli istituti secondari di secondo grado in forza di un'alta densità demografica o della presenza di laboratori ed officine. L'unificazione degli istituti di secondo grado si realizza tra quelli omogenei, che sviluppano indirizzi di studio analogo oppure che, pur appartenendo ad ordinamenti diversi, propongono materie di studio simili o richiedono le stesse strutture didattiche e laboratoriali.

Il documento fissa inoltre i parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio, ma soprattutto fissa gli indirizzi ed i criteri per la programmazione dell'offerta formativa, che tiene conto dell'avvenuto avvio della riforma della scuola secondaria superiore e del completamento del relativo quadro normativo, oltre che del Piano territoriale triennale concernente gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), il sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) ed i Poli tecnico professionali.

Le linee guida riguardano anche i Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA), che possono contribuire alla realizzazione delle misure prioritarie delle politiche nazionali per l'apprendimento permanente e ad aumentare in misura significativa il livello di scolarità e di alfabetizzazione della popolazione.

Infine, nel corso dell'anno scolastico 2015-2016, rispetto a quelle già istituite in sede di prima applicazione potranno essere previste ulteriori sezioni ad indirizzo sportivo, qualora le risorse di organico annualmente assegnate lo consentano e purché ciò non determini la creazione di situazioni di esubero di personale.

La peculiarità dell'attuale contesto di riferimento, con la nuova organizzazione del Ministero dell'Istruzione e la riorganizzazione dell'USR, "è un elemento di cui abbiamo tenuto conto nella redazione delle Linee guida - dichiara Loredana Panariti - al pari del percorso, già in atto, che ridisegna l'organizzazione e la struttura delle Autonomie locali regionali ed a quello avviato dall'Esecutivo, che lo scorso luglio si è impegnato a garantire la sicurezza scolastica con una Programmazione triennale degli interventi edilizi".

ARC/LVZ

 
sull'offerta formativa e sul dimensionamento della rete scolastica 2015-2016 in Friuli Venezia Giulia, rilasciate a Trieste il 19 settembre 2014