La Giunta Regionale


16.03.2014 10:35

INCLUSIONE SOCIALE: PANARITI, IL FUTURO È IN TECNOLOGIE PER AMBIENTI

Trieste, 16 mar - L'ambito delle tecnologie per gli ambienti di vita può favorire lo sviluppo socio economico territoriale, la crescita della competitività delle imprese, il rafforzamento della ricerca e dell'innovazione. Ma può anche stimolare lo sviluppo di modelli organizzativi innovativi di servizi di cura e di sistemi locali di welfare a favore delle persone anziane, oltre che dei soggetti con disabilità e delle loro famiglie, per il sostegno dell'autonomia ed il contrasto al rischio di esclusione sociale. L'hanno evidenziato nel corso dell'ultima riunione di Giunta gli assessori regionali a Lavoro e Ricerca Loredana Panariti, a Salute e Integrazione sociosanitaria Maria Sandra Telesca, e a Pianificazione territoriale e Università Mariagrazia Santoro, sostenendo che l'inclusione sociale è una delle sfide da proporre e sviluppare durante il percorso di definizione della "Strategia di specializzazione intelligente regionale" e prospettando il coinvolgimento dell'esecutivo nella realizzazione di un workshop di riflessione sul tema, con il coinvolgimento costruttivo di attori rilevanti del Friuli Venezia Giulia.
"Una giornata di lavoro - spiega Panariti - da dedicare alla sfida dell'inclusione sociale ed alle tematiche ad essa collegate in considerazione del fatto che il nuovo ciclo di programmazione della Politica di Coesione Europea 2014-2020 prevede, come condizione essenziale per l'utilizzo delle risorse comunitarie, che le autorità nazionali e regionali mettano a punto strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente del territorio sulla base del documento elaborato dagli esperti della Piattaforma di Siviglia". "A monte c'è la consapevolezza dei bisogni emergenti della nostra comunità in considerazione del fatto che, per quanto riguarda l'andamento demografico, il trend regionale è coerente con i dati forniti dalla Commissione europea, secondo i quali entro il 2020 si prevede che il rapporto fra gli ultrasessantacinquenni ed il numero delle persone attive (di età compresa fra 15 e 64 anni) subirà un brusco calo, passando da 1 su 4 nel 2008 a 1 su 3 nel 2020 ed a 1 su 2 nel 2050" osserva ancora Panariti, ricordando che tali mutamenti rappresenteranno, anche in regione, una sfida da trasformare in opportunità. "Il tema ben si inserisce negli obiettivi di Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva) - conclude Panariti - e rientra in un concetto di innovazione che non si limita a sostenere gli investimenti nella ricerca o nel manifatturiero, ma punta al rafforzamento della competitività attraverso le industrie creative e del design, l'innovazione sociale e dei servizi, le pratiche innovative ed i nuovi modelli d'impresa". In questo quadro complesso compete alla Regione il ruolo di interprete dei bisogni della comunità, la capacità di codificarli e tradurre le sfide sociali in programmi e misure per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione attraverso una adeguata Strategia di specializzazione intelligente.
"Negli ultimi anni il Friuli Venezia Giulia ha individuato nella casa una delle principali componenti del percorso di autonomia delle persone non autosufficienti, siano esse anziane o in condizione di disabilità - ricorda l'assessore Telesca - ed ha sviluppato interventi (progetti come "Presto a casa" "Abitare possibile", "Laboratorio LADI" "Help KEY TV" ad esempio), a sostegno del miglioramento della qualità della vita delle persone e promuovendo azioni concrete sul fronte del sostegno alla ricerca ed innovazione e nell'ambito dei servizi legati alla salute e al welfare". "Inoltre - rileva a sua volta Santoro - sono stati finanziati interventi specifici nel settore della domotica sostenendo Domotica FVG, iniziativa di scouting tecnologico per individuare nelle imprese regionali idee e progetti innovativi da valorizzare, e Questions about home, finalizzato a generare nuove idee per migliorare la qualità della vita in casa, con prospettive di ricaduta commerciale attraverso un approccio di design thinking. In seguito la Regione ha sostenuto quattro progetti di durata triennale nel settore della domotica del valore unitario di circa due milioni di euro, ha formalizzato la costituzione dell'aggregazione pubblico-privata per la ricerca e l'innovazione nel campo delle tecnologie degli ambienti di vita "FVG as a L@B" quale network regionale di oltre 40 soggetti tra imprese, università, enti di ricerca ed istituzioni pubblico-private.
Con il Friuli Venezia Giulia inserito quale parte integrante nel cluster tecnologico nazionale delle "Tecnologie per gli Ambienti della Vita" (CTN TAV), "FVG as a L@B" è diventato l'aggregazione di riferimento della Regione. "Le azioni sviluppate dall'Amministrazione regionale a sostegno della domiciliarità, dell'invecchiamento attivo, della ricerca ed innovazione nelle tecnologie per gli ambienti di vita, unitamente alla presenza di un network di importanti attori pubblici e privati, rappresentano - conclude Telesca - una base per candidare la sfida dell'inclusione sociale ad essere una delle priorità della regione Friuli Venezia Giulia all'interno della Strategia di specializzazione intelligente". Un contesto che rientra - afferma infine Santoro - nella Strategia europea di sviluppo dei territori definita "Smart Specialisation" e su cui si fonda il Piano d'azione che descrive il percorso articolato che la Regione dovrà sviluppare e sarà uno dei documenti obbligatori del Programma Operativo Regionale, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" (POR FESR) per il periodo di Programmazione 2014-2020". ARC/LVZ