La Giunta Regionale


12.02.2014 18:11

CRISI: PANARITI, CONIUGARE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI CON LE POLITICHE INDUSTRIALI

Trieste, 12 feb - "Nella difficile congiuntura che stiamo attraversando occorre accompagnare le casse integrazioni proponendo anche percorsi alterativi. È necessario farsi carico della necessità di mettere in sicurezza il reddito dei lavoratori con gli ammortizzatori sociali, sapendo coniugare queste azioni con serie politiche industriali, di formazione e di ricollocazione, di ricerca e trasferimento tecnologico in una logica di prospettiva che sappia creare le condizioni per la ripersa. La nuova Agenzia regionale del Lavoro, così come il Piano 'inclusione, formazione, lavoro' e i diversi progetti di stimolo al mercato del lavoro messi in atto in questi mesi, vanno in questa direzione". Lo afferma l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti in riferimento alla decisione di istituire nuovamente un'Agenzia regionale del Lavoro, per ristabilire relazioni virtuose con il sistema produttivo, collaborando con le agenzie accreditate, i centri di orientamento regionale ed il sistema di formazione. "Sento dire da più parti che lo strumento della cassa integrazione in deroga è uno strumento vecchio, incapace di fornire percorsi di uscita dalla crisi per quanti, lavoratori e lavoratrici, questa crisi stanno drammaticamente vivendo sulla propria pelle. Strumento nato per affrontare emergenze di breve durata ed ora, invece, incapace di garantire percorsi adeguati di reinserimento e di ricollocazione", commenta Panariti, inserendosi nel dibattito in corso.
"Succede così che se da un lato c'è chi critica lo strumento, senza peraltro proporre alternative capaci di sostenere il reddito delle persone loro malgrado coinvolte in situazioni di crisi, dall'altro la Regione difende, a Roma, insieme alle Parti sociali del territorio, questo diritto dei lavoratori - come nel caso di Ideal Standard - e allo stesso tempo si impegna affinché vengano stanziate le necessarie risorse". "Premesso che la CIG (Cassa Integrazione Guadagni) in deroga fino al 2016 è stata normata dalla Riforma Fornero, votata dalle forze politiche che ne hanno condiviso l'impostazione nella precedente legislatura, e che certamente la legge 92/2012 è stata incapace di realizzare quella riforma organica degli ammortizzatori sociali che è da lungo tempo auspicata, io credo - sottolinea l'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia - che le Regioni debbano adoperarsi per garantire effettività a diritti che, altrimenti, sarebbero tali solo sulla carta. In questo senso, gli uffici della direzione regionale del Lavoro si stanno adoperando per emanare tempestivamente i nuovi provvedimenti autorizzativi relativi ai periodi di cassa integrazione e mobilità in deroga del 2013 ancora non decretati, dopo che solo il 5 febbraio scorso il Ministero del Lavoro ha autorizzato l'INPS a procedere al pagamento dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga relativi al 2013, utilizzando la prima tranche dello stanziamento 2014".
"È mia convinzione - aggiunge Panariti - che le Regioni non possano che adoperarsi in ogni situazione di crisi e che il primo passo obbligato sia quello dell'emergenza: affrontare l'emergenza del lavoro, con le sue necessità e i suoi diritti negati, si impone come priorità. Una priorità forse poco mediatica e per molti versi, in uno scenario di crisi così profonda come quella attuale, 'sofferta', ma capace di impedire lo sbandamento e la distruzione di un tessuto di forza lavoro sedimentata e abile e di sostenere i consumi e favorire una più equa e funzionale distribuzione del reddito". "Questo evidentemente non significa - ribadisce - limitarsi ad accompagnare casse integrazioni senza immaginare e proporre percorsi alternativi o non vederne i limiti. Significa, piuttosto, farsi carico della necessità di mettere in sicurezza i lavoratori e parallelamente dar vita a politiche attive del lavoro". "Riattivare l'Agenzia regionale e mettere in campo iniziative di stimolo all'occupazione significa avviare circuiti di crescita virtuosi, investendo nei legami che permettono la mobilitazione del sapere che è proprio della forza lavoro, nei servizi che la rendono erogabile, nel capitale umano e nel sostegno di progetti imprenditoriali che facilitino l'occasione dell'impiego di tali risorse". ARC/Com/PPD