La Giunta Regionale


05.02.2014 14:00

LAVORO: PANARITI, REDDITO MINIMO TEMA INELUDIBILE

Trieste, 05 feb - "Per chi si occupa di lavoro, quello del reddito minimo è un tema ineludibile, perché rappresenta indubbiamente una misura decisiva per l'uguaglianza e un fattore anticiclico rispetto alla crisi".
Ad affermarlo è l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, che interviene prendendo spunto dalla decisione del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle di avviare una consultazione on-line sull'argomento.
"Oltre al suo aspetto di sostegno, autonomia e garanzia di stili di vita adeguati - sostiene l'assessore - il reddito minimo può anche essere un importante stimolo economico che non è rivolto solo al sostegno del cittadino, ma pure dell'impresa e del sistema economico nel suo complesso. Si tratta di un aspetto, che sfugge completamente al Movimento 5 stelle, su cui ci si è soffermati poco e che invece è fondamentale".
"Quando parlo di stimolo economico - spiega Panariti - non intendo fare riferimento solo agli incentivi che i consumi così innescati possono avviare, ma soprattutto alla flessibilità del sistema da un lato e alla stabilità della forza lavoro disponibile dall'altro. I processi di riconversione industriale, gli spostamenti, le interruzioni di lavoro, la sostituzione di forza lavoro con altra dotata di maggiore competenza sono processi complessi, vischiosi, costosi e che generano profondo malessere".
"Avviare un istituto come il reddito minimo - aggiunge l'assessore al Lavoro - renda meno faticosi e dolorosi tali processi, diminuendo la sofferenza sociale, minimizza le resistenze e i costi e pure contrasta i meccanismi di sbandamento e impoverimento della forza lavoro che tali processi causano. Inoltre fa sì che la mobilitazione della forza lavoro, qualora necessaria, risulti meno costosa, più rapida e più semplice. La forza lavoro, infatti, per quantità e qualità, è un manufatto frutto di impegno e investimenti e non è il naturale risultato della somma delle persone viventi: per questo motivo il reddito minimo può diventare un forte incentivo alla crescita".
"Dall'altro canto però - osserva ancora Panariti - come mi pare correttamente temano le organizzazioni sindacali, esso può essere un pericoloso elemento di non funzionalità. Infatti, facilitando i processi di riconversione può essere utilizzato per sostituire buon lavoro con cattivo lavoro diventando un ulteriore elemento di rafforzamento di visioni che ritengono che la risposta alla crisi possa risiedere in politiche mirante al ribasso".
"Non è sufficiente - prosegue l'assessore Panariti - una consultazione on-line e trovare le risposte a 8 o 10 domande. Il reddito minimo passa certamente per l'erogazione di un beneficio monetario ma anche attraverso un reddito indiretto, cioè beni e servizi, come fanno tutti i Paesi d'Europa, per garantire una dignità di vita e una possibilità di futuro".
"Siamo in attesa - osserva l'assessore - di una riorganizzazione, a livello nazionale, degli ammortizzatori sociali e non ci sono, in questo momento, nel bilancio regionale le risorse necessarie per partire con una misura complessiva".
"Tuttavia - conclude- il 'welfare to work', i lavori di pubblica utilità, la garanzia giovani, il contratto di ricollocazione ci permetteranno di sperimentare percorsi nuovi per rispondere immediatamente alle esigenze di coloro i quali sono in difficoltà e di mettere a sistema tutte quelle azioni, anche di protezione sociale, che fino a questo momento sono state slegate e gestite senza che vi fosse una prospettiva generale e condivisa e che, a mio giudizio, andavano proprio nella direzione di danneggiare il lavoro e indebolire il sistema economico". ARC/Com/PF