La Giunta Regionale


17.01.2014 16:05

ISTRUZIONE: PANARITI, IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO VA BENE COSÌ

Trieste, 17 gen - L'assessore regionale all'Istruzione Loredana Panariti, interviene in merito al mancato accorpamento dell'Istituto d'istruzione superiore statale Marchesini di Sacile (PN), ribadendo qualità ed equità del Piano di dimensionamento scolastico approvato e, spiega, "frutto di incontri e condivisioni comuni con gli assessori provinciali competenti, i sindacati regionali, l'ufficio scolastico regionale e le autonomie locali".

Nel caso specifico, Panariti esprime soddisfazione per avere intrapreso un percorso trasparente in quanto non appartiene alla visione comune del dimensionamento scolastico l'accomunare un comprensivo (infanzia, elementare e media) e una parte di istituto professionale (l'Ipsia Carniello) al pari di verticalizzare a Brugnera l'istituto Marchesini con l'Ipsia Della Valentina. "Gli interessi e la mission di un comprensivo - evidenzia l'assessore - sono diversi da quelli di un istituto professionale, così come la realtà che si andrebbe a creare a Brugnera sarebbe di poco superiore alle 600 unità, con evidenti difficoltà a fornire garanzie di mantenimento dell'autonomia per il futuro". "Inoltre - sostiene Panariti - se l'operazione di accorpamento del Marchesini fosse stata effettuata, avrebbe comportato la riduzione di un potenziale posto di dirigente scolastico che, al contrario, potrebbe essere guadagnato per effetto della futura sottoscrizione dell'accordo Stato-Regioni e Province autonome sul riparto nazionale dei posti di organico". "Gli istituti professionali interessati - aggiunge - costituiscono già una realtà scolastica consolidata, costituita dall'aggregazione dell'Ipsia Carniello di Brugnera con l'Ipsia Della Valentina sulla base di omogeneità di intenti e di interazione comune con il mondo del lavoro".

"Un accorpamento degli istituti professionali - sottolinea ancora l'assessore - avrebbe quindi un suo senso, non solo per la condivisione dei laboratori ma anche per l'omogeneità delle materie trattate, ma questo in definitiva non è mai stato richiesto come, del resto, la Provincia di Pordenone, da quando era stata invitata a farlo, non ha mai presentato alcuna proposta in merito alla futura sede del CPIA da attivare nell'ambito provinciale".

Ad ogni buon conto, conclude Panariti, "saranno accolte le richieste coerenti con gli intenti previsti in chiave di aggiornamento del piano". Garantire qualità e diritto allo studio agli studenti nei prossimi anni è l'obiettivo voluto e applicato al piano di dimensionamento e chiaramente esplicato nelle linee guida condivise e approvate, dove si evince che entro l'anno scolastico 2016-17 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado dovranno essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità, anche al fine dell'assegnazione del dirigente scolastico (ds) e del direttore dei servizi generali ed amministrativi (dsga), tenendo conto del trend demografico degli ultimi anni e delle iscrizioni nel triennio precedente. Pertanto, i Piani provinciali 2014-15 dovranno indicare le tempistiche e le modalità che si intendono utilizzare per conseguire nell'anno scolastico 2016-17 il suddetto risultato. Eventuali variazioni del numero complessivo delle autonomie scolastiche presenti in ogni provincia - si legge nelle linee guida - sono ammesse purché non comportino l'ingresso di autonomie prive di sede di dirigenza scolastica e di direttore dei servizi generali e amministrativi.

L'unificazione degli istituti di secondo grado, infine, si realizza tra istituti omogenei, ovvero quelli che sviluppano indirizzi di studio di uguale ordine di scuole oppure che, pur appartenendo a indirizzi ordinamentali diversi, presentano materie di studio similari o richiedono la presenza di strutture laboratoriali e didattiche analoghe.

ARC/Com/RED