La Giunta Regionale


05.12.2012 

BENI CULTURALI: NUOVO PROGRAMMA PER IL PARCO DI MIRAMARE

Trieste, 5 dic - Stato dell'arte, linee programmatiche e prospettive di attuazione dell'Accordo di Programma sottoscritto nel 2012 fra il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per la valorizzazione del Parco di Miramare di Trieste, in ordine alla modifica del Programma di interventi proposta dalla Regione, relativamente all'insediamento in loco di un nuovo Centro colibrì: questi i temi oggetto di una dettagliata relazione illustrata all'esecutivo regionale, dall'assessore a Finanze, Programmazione, Ambiente, Energia e Politiche per la Montagna Sandra Savino, volta ad acquisire un parere unanime e condiviso circa i contenuti e le finalità della stessa.
La nuova proposta di valorizzazione alternativa al progetto originario, strutturato sulle linee generali di intervento previste dall'Accordo di Programma, scaturisce a seguito delle verifiche di non percorribilità circa la possibilità d'insediamento del Centro colibrì all'interno del Parco di Miramare. Essendo quindi venuti a mancare i requisiti tecnici e le necessarie condizioni giuridiche ed economico-finanziarie, la Regione ha presentato un nuovo programma denominato "Storia e Natura". La nuova valorizzazione del Parco di Miramare, per quanto concerne l'area delle serre nuove, prevede l'utilizzo di tale superficie per l'insediamento di un centro turistico didattico, affiancato da un punto di accoglienza e ristoro per i visitatori del compendio demaniale, in luogo dell'ipotizzato Centro per la conservazione dei colibrì. Il nuovo polo di visita rappresenterebbe, pertanto, un arricchimento dell'offerta in grado di aumentare il flusso delle persone, generando redditività con i proventi di un punto di ristoro-bar estivo. "Le finalità proprie della proposta di valorizzazione - commenta l'assessore Savino - sono l'incremento di visitatori, il potenziamento dell'offerta culturale e le ricadute economiche per la città di Trieste, sia sotto il profilo della sensibilizzazione e diffusione della conoscenza che della promozione del turismo. Il tutto all'interno della concreta opportunità di accrescere il bagaglio culturale dei fruitori, per una maggiore conoscenza della storia, dell'arte e della natura, vera mission del compendio".
"L'obiettivo dell'Accordo di Programma, del valore complessivo di 1.800.000 euro, per il quale era stato previsto un cofinanziamento da parte della Regione per 600.000 euro, si prefiggeva - continua Savino - di assicurare la conservazione e una piena fruizione della struttura, avvalorandone la funzione di sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio". Il programma di interventi cui fa riferimento è riconducibile, essenzialmente, a tre tipologie di interventi. Il primo concerne le migliorie e la messa in sicurezza del Parco del Castello, ivi compreso il restauro e il consolidamento dei muraglioni a mare e altri interventi sul patrimonio vegetale, oltre che il ripristino degli elementi decorativi e architettonici della struttura. Il secondo riguarda il restauro conservativo delle serre storiche, un tempo destinate alla crescita delle piante e a particolari sperimentazioni botaniche. L'idea progettuale mira, infatti, a ripristinarne la funzione originaria, anche in considerazione del particolare interesse architettonico che caratterizza la struttura (modello Glasshaus di ottocentesca memoria, con presenza di parti totalmente originali). L'ultimo intervento si concretizzerà nella riqualificazione e rifunzionalizzazione dell'area cosiddetta delle serre nuove, attualmente sottoutilizzata. ARC/Com/NNa