La Giunta Regionale


25.10.2012 

ELETTRODOTTO REDIPUGLIA-UDINE OVEST: VIA LIBERA ALL'INTESA STATO-REGIONE

Trieste, 25 ott - Via libera della Giunta regionale alla formalizzazione dell'intesa sull'elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest. Su proposta dell'assessore a Finanze, Patrimonio e Programmazione Sandra Savino, l'Esecutivo ha espresso parere favorevole all'intesa con lo Stato, indispensabile affinché il Ministero per lo Sviluppo economico possa emanare l'autorizzazione unica alla costruzione ed all'esercizio dell'infrastruttura.
"Un atto condiviso - ha evidenziato l'assessore Savino - in ragione dell'interesse regionale complessivo all'attuazione della nuova infrastruttura in termini di sviluppo produttivo ed occupazionale e per le ricadute di carattere economico, ambientale e sociale dell'intero tessuto produttivo regionale e più in generale del sistema Paese". Per Savino l'opera risulta anche "di particolare importanza per il sistema elettrico regionale e nazionale e per l'approvvigionamento in sicurezza di energia elettrica da parte di ampie fasce di popolazione e rilevanti attività produttive del territorio del Friuli Venezia Giulia". Parere dunque favorevole, ma subordinato ad una serie di prescrizioni operative, ritenute imprescindibili dalla Regione e, in quanto tali, vincolate all'inserimento nel provvedimento autorizzativo finale ministeriale, a salvaguardia dell'intesa stessa. Si tratta in sintesi di raccomandazioni indicate dalle strutture regionali; prescrizioni da rispettare sulle opere di razionalizzazione riguardanti linee elettriche esistenti e relativamente alla stipula di uno specifico accordo tra Regione e Terna (società che gestisce la rete elettrica italiana), comprendenti adeguate misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale a favore dei Comuni direttamente interessati dalla nuova opera infrastrutturale. Nello specifico, la prima individua una serie di norme di carattere ambientale e procedurale indicate dalle strutture regionali e volte a ridurre e contenere gli impatti ambientali, da osservare nelle fasi precedenti l'inizio dei lavori, di progettazione esecutiva e di realizzazione.
La seconda subordina l'avvio dei lavori relativi al progetto autorizzato, alla redazione di un piano dettagliato comprensivo dei relativi progetti e di un cronoprogramma che indichi la tempistica e le modalità di realizzazione degli interventi (demolizioni ed interramenti connessi alla realizzazione del nuovo elettrodotto) che costituiscono il progetto di razionalizzazione, così come previsto dall'atto di intesa Regione-Comuni. La terza, infine, per assicurare la sostenibilità socioeconomica, territoriale ed ambientale del progetto, prevede nella fase precedente l'avvio dei lavori, la stipula di uno specifico accordo tra l'Amministrazione regionale e Terna, che sancisca adeguate misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale, intese quali interventi di pubblica utilità, a favore dei Comuni direttamente interessati dalla nuova infrastruttura. Tale documento definirà i criteri di ripartizione ed i relativi pesi parametrici delle opere compensative, la cui puntuale individuazione verrà demandata alla definizione di singole convenzioni tra Terna ed i Comuni sul cui territorio sarà realizzato l'elettrodotto. L'ultimo passaggio amministrativo è rappresentato ora dal decreto del presidente della Regione Renzo Tondo cui è demandata la sigla all'intesa con lo Stato che, di fatto, consentirà a Terna di aprire i cantieri e avviare i lavori per la realizzazione dell'opera. ARC/Com/PPD