ARTIGIANATO: SAVINO, IN VALUTAZIONE AUMENTO RISORSE FRIA
Trieste, 25 feb - La Giunta regionale sta valutando, sulla base
delle risorse disponibili per l'anno in corso, di assicurare
nuove poste finanziarie al Fondo di rotazione delle imprese
artigiane, "alla luce delle esigenze manifestate dallo stesso
settore artigiano", ha sottolineato ieri sera a Trieste
l'assessore regionale alla Risorse economiche e finanziarie
Sandra Savino, che ha partecipato ad un incontro promosso dalla
Confartigianato provinciale. Un intervento della Regione che andrebbe ad incrementare i 30
milioni di euro già assegnati al Fondo di rotazione a favore
degli artigiani (Fria) con la legge regionale 11 del 2009, mentre
ulteriori 50 milioni di euro - a disposizione anche
dell'artigianato FVG - sono stati collocati nel Fondo di garanzia
per le piccole e medie imprese. Risorse poi implementate nell'anno in corso, ha aggiunto la
Savino, con 60 milioni di euro per il Fria e 30 milioni per il
Fondo di garanzia per le PMI. Nel suo intervento l'assessore ha quindi rilevato come nel
bilancio della Regione 2010 siano stati inseriti oltre 3 milioni
di euro nei capitoli destinati al settore artigianale (14 milioni
di euro, invece, più in generale, per i settori economici) e
Mediocredito ha ricevuto 12 milioni di euro per lo sviluppo del
comparto dell'artigianato regionale. L'assessore Savino ha inoltre ricordato, sul fronte della
riduzione dell'Irap, come l'attuale legislazione regionale
preveda aliquote ridotte per le nuove aziende artigiane che si
iscrivono all'Albo provinciale delle Imprese artigiane (legge
regionale 26 gennaio 2004), a favore delle imprese del territorio
montano (l.r.23 gennaio 2007), per le imprese di piccole
dimensioni (art.2 della l.r. 30 dicembre 2008) nonché a favore
delle imprese virtuose (art.2 l.r. 18 gennaio 2006). Per quanto infine riguarda la richiesta di cassa integrazione
sono due le tipologie a cui possono accedere le imprese ed i
lavoratori: il trattamento ordinario di disoccupazione richiesto
dal lavoratore sospeso per crisi aziendale, per un massimo di 90
giornate lavorative per ciascun anno, e l'accordo regionale sugli
ammortizzatori sociali, che prevede la possibilità per le imprese
artigiane di richiedere al servizio Lavoro della Regione la cassa
Integrazione in deroga per un massimo di 1.039 ore per ciascun
lavoratore (699 se lavoratori part-time fino a 20 ore lavorative
settimanali). ARC/RM
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