La Giunta Regionale


26.11.2014 18:45

FINANZE: PERONI, IL PATTO TRA STATO E REGIONE FVG È TUTT'ALTRO CHE PENALIZZANTE

Trieste, 26 nov - "Se le forze dell'opposizione ritengono di fare confronti tra il Friuli Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige in tema di accordi tra Stato e Regioni, allora è meglio che leggano bene i numeri: numeri - ha sottolineato l'assessore regionale alle Finanze del FVG Francesco Peroni - che 'raccontano' di un onere finanziario per il Trentino-Alto Adige tre volte superiore al nostro".

Dunque, ha rilevato l'assessore Peroni, "non risponde assolutamente al vero che il recente accordo Serracchiani-Padoan sarebbe fortemente penalizzante rispetto al corrispondente testo sottoscritto dal Trentino-Alto Adige, come detto dalle minoranze in Consiglio regionale".

"Poiché i paragoni vanno fatti 'per intero e non per pezzi' - ha quindi osservato Peroni - vadano a leggersi con attenzione gli importi che il Trentino-Alto Adige si è impegnato a versare a Roma nel quadriennio 2014-2017: circa 900 milioni all'anno, ai quali va comunque sommata la cifra di 1 miliardo e 100 milioni, tuttora imposta dagli accordi di Milano del 2010 (accordi corrispondenti, per le due Province autonome, al nostro 'Tondo-Tremonti'). In definitiva, tra nuovo accordo e precedenti oneri, circa il triplo di quanto è chiamato a versare il Friuli Venezia Giulia".

"Quanto poi alla clausola che, nell'accordo trentino-altoatesino, fissa nel 10 per cento il tetto di eventuali incrementi del contributo regionale alla finanza pubblica, per mano di successive manovre statali, ribadisco che si tratta di una barriera di protezione inefficace e illusoria. Basterebbe ricordarsi com'è finito il contenzioso tra Stato e Regioni autonome sul versante di analoghe rivendicazioni finanziarie: la Corte Costituzionale ha infatti ripetutamente dato torto alle Regioni, affermando che 'gli Enti ad autonomia differenziata sono soggetti ai vincoli legislativi derivanti dal rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica'".

"Potrà dispiacere - e a me personalmente spiace - ma bisognerebbe avere anche la coerenza di ricordare che quei principi, di cui oggi si lamenta la portata lesiva dell'autonomia speciale, poggiano su una norma costituzionale (il nuovo articolo 81) introdotta nel 2012, col voto unanime delle forze politiche allora rappresentate in Parlamento", ha concluso l'assessore Peroni.

ARC/RM