La Giunta Regionale


09.08.2011 

LAVORO: CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER 11 LAVORATORI "MAZZOLA" MARANO

Trieste, 9 ago - Si è riunito oggi a Trieste, presieduto dall'assessore al Lavoro Angela Brandi, il Tavolo regionale di concertazione che, nel suo unico punto all'ordine del giorno, ha formulato parere positivo alla concessione della cassa integrazione in deroga per 11 lavoratori della Mazzola Spa di Marano Lagunare, azienda che opera nel settore della lavorazione, dell'inscatolamento e della vendita del tonno.
Il numero totale dei lavoratori che sono stati originariamente messi in mobilità, e poi in cassa integrazione straordinaria (in scadenza il primo settembre prossimo), ammonta a 67 unità. Ma, di fronte alla crisi e alla necessità di mantenere l'occupazione, 17 di questi (di cui sei già fuoriusciti dall'azienda, quindi estranei alla richiesta della CIG in deroga) hanno aderito ad un progetto di autoimprenditorialità che ha portato alla costituzione della Marancoop, società cooperativa che sarà specializzata nella produzione del tonno, con l'obiettivo di avviare così un marchio in grado di coinvolgere anche altre produzioni ittiche locali. "Si tratta di un'operazione che abbiamo sostenuto con particolare convinzione - dichiara l'assessore Brandi - in quanto la Mazzola è l'unica azienda in Regione specializzata nella lavorazione del tonno. Un settore, questo, che non risulta essere nel suo complesso in crisi e quindi presenta buone prospettive di sviluppo".
"Un'altra considerazione da fare - continua l'assessore - è che la reazione dinamica di questi lavoratori è stata particolarmente significativa, in quanto si colloca in un territorio in particolare sofferenza non solo per la crisi della pesca ma anche per la sospensione dell'attività dello stabilimento della Safilo di Precenicco". La decisione assunta oggi dal Tavolo di concertazione consentirà a questi 11 ex dipendenti della Mazzola di farsi liquidare l'indennità di mobilità e con essa poi - come previsto dalla legge - di contribuire alla costituzione del capitale sociale della nuova impresa. "Un esempio senza dubbio virtuoso - conclude la Brandi - che eviterà la dispersione di professionalità e competenze ancora ricercate sul mercato del lavoro". ARC/Com/RM