Trieste, 5 nov - "Dato lo stress a cui è sottoposto il comparto
sanitario, la Regione ha avviato un riassetto degli ospedali e
dei presìdi in tutto il Friuli Venezia Giulia, che tiene conto
sia dei posti letto destinabili ai pazienti Covid nelle singole
strutture sia della disponibilità del personale sanitario,
ragionando in un'ottica di sistema".
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante l'incontro con i
capigruppo in Consiglio regionale al quale hanno partecipato
anche il governatore Massimiliano Fedriga e il presidente del
Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
Analizzando la situazione delle strutture sanitarie, Riccardi ha
precisato che "a ieri l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale
aveva un'occupazione delle terapie intensive di 9 posti su 10, ma
è in atto un'azione di ampliamento sia di questo reparto sia di
quelli di medicina e di pneumologia che hanno una capacità di 72
posti letto e una disponibilità di 2 posti. Già da stasera
saranno operativi 10 nuovi posti letto di terapia sub intensiva,
ai quali si aggiungeranno 40 posti letto ottenuti dalla
riconversione di un reparto medico. Dal 9 novembre saremo però
costretti a ridurre a 5 le sedute operatorie di Pordenone e a
sospendere quelle di Spilimbergo, mentre a San Vito sarà attiva
una sala operatoria ed è in via di individuazione un albergo
sanitario. Sul territorio dell'Asfo ci sono due focolai nelle
case di riposo di Cavasso Nuovo e San Quirino, con la
disponibilità di una residenza per le cure intermedie a Sacile e
la necessità di individuarne a breve una seconda".
L'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale "ha a
disposizione per i malati Covid 80 posti letto che sono
sostanzialmente utilizzati, con 21 persone in terapia intensiva e
59 in infettivologia. Stiamo allestendo quindi 10 posti letto
ricorrendo agli spazi del Day surgery e 15 pazienti sono in
osservazione nei Pronto soccorso in attesa di essere collocati.
Stiamo poi aprendo una residenza per le cure intermedie in città
con due moduli per complessivi 118 posti letto massimi. Dopo aver
reperito il personale necessario con la chiusura temporanea dei
punti di primo intervento di Gemona e Cividale, è stato
riconvertito l'ospedale di Palmanova in struttura Covid dove oggi
vi si trovano 57 persone ricoverate, ma stiamo lavorando per
portare la capienza a oltre un centinaio di posti letto, così da
destinare gli ospedali di Gorizia a Monfalcone ai pazienti
affetti da altre patologie".
"Abbiamo inoltre riconvertito l'ospedale di Gemona - ha spiegato
ancora Riccardi - per ottenere altri 37 posti letto; nel
nosocomio di San Daniele è stata registrata una positività,
ragion per cui siamo stati costretti a chiudere i due reparti di
medicina e sospendere l'attività operatoria, ad eccezione delle
urgenze e degli interventi traumatologici. Infine è già stata
individuata un'area riservata al Covid".
L'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina "ha a
disposizione 150 posti letto, dei quali un centinaio sono
occupati; pertanto ci sono ancora ampi margini di potenzialità di
ricovero. Al momento nell'area di competenza di Asugi c'è un
focolaio importante all'Istituto Rittmayer con 10 ospiti infetti
e 5 focolai in altrettante strutture per anziani. A breve
attiveremo 20 posti letto alla Casa di cura Pineta del Carso, 20
al Sanatorio Triestino, 17 a Villa Sissi e allestiremo una
struttura con 8 posti letto a Mossa e una con 12 al Parco
Basaglia di Gorizia. Inoltre, entro domani, dovremo avere
risposta per la manifestazione di interesse riguardante gli
alberghi sanitari - ha spiegato il vicegovernatore -. È stato
deciso di destinare l'Irccs Burlo Garofolo, che ha 8 posti letto
di cui 4 liberi, a centro di riferimento per i bambini colpiti
dal Covid-19 per interventi chirurgici non attuabili in altre
strutture".
Riccardi ha infine aggiunto che "la Protezione civile ha avviato
una manifestazione di interesse volta a individuare le strutture
per la quarantena sul territorio regionale".
ARC/MA/al
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi in una foto d'archivio
Foto Regione FVG