Scuola:Rosolen, infondati allarmismi su dimensionamento scolastico (1)
La delibera approvata dalla Giunta non prevede accorpamenti di
classi o riduzione di personale Trieste, 1 dic - "Ogni cambiamento comporta lecitamente una
buona dose di preoccupazione, ma creare allarmismi del tutto
ingiustificati invece che affrontare con serietà e attenzione il
tema del dimensionamento scolastico, significa perdere di
credibilità come soggetti interlocutori e mancare l'occasione per
contribuire alla definizione di risposte concrete rispetto ad un
atto amministrativo inderogabile che l'Amministrazione regionale
ha preferito governare e non subire". Così l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen nel
commentare l'approvazione da parte della Giunta della delibera di
aggiornamento del Piano di dimensionamento della rete scolastica
e della programmazione dell'offerta formativa in Friuli Venezia
Giulia per l'anno scolastico 2024/2025. L'assessore ha precisato che "non vengono accorpate classi, non
viene ridotto il personale, atti che spettano esclusivamente allo
Stato. La Regione nel rispetto delle competenze del Ministero e
muovendosi correttamente nell'ambito della propria autonomia -
grazie alla quale, solo nel 2023, sono stati erogati 33 milioni
di euro a favore del sistema scolastico regionale - ha dato
esecuzione a quanto previsto dal decreto interministeriale dello
scorso giugno, che ha definito il contingente organico dei
dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi e la sua
distribuzione tra le Regioni per il prossimo triennio". "Le norme generali in materia di istruzione nel cui ambito
rientra sicuramente la normazione in materia di dimensionamento -
ha ricordato Rosolen - sono competenza esclusiva dello Stato su
cui la Regione Friuli Venezia Giulia svolge solo un ruolo
concorrente. È inutile appellarsi a un'autonomia che non esiste
su questa materia se non per quanto già posto all'attenzione
dello Stato nel percorso di regionalizzazione". "La bontà del lavoro svolto dall'Amministrazione regionale e la
conferma che quella intrapresa fosse l'unica strada percorribile,
si ritrovano nei contenuti della sentenza della Corte
costituzionale che ha bocciato i ricorsi di alcune Regioni al
decreto riguardante la riforma del dimensionamento della rete
scolastica italiana prevista dal Pnrr". Nel ricordare che nell'anno scolastico in corso, in Friuli
Venezia Giulia, sono dieci le scuole senza dirigente titolare,
l'esponente della Giunta ha spiegato che "attraverso un dialogo
proattivo e costruttivo durato sei mesi con Usr, sindaci,
dirigenti scolastici e organizzazioni sindacali, basandoci su
criteri oggettivi tra cui il numero e la continuità tra i plessi,
la salvaguardia delle arre interne e la tutela delle lingue
minoritarie, abbiamo definito nuove aggregazioni scolastiche che
consentiranno la fine del fenomeno delle reggenze e
l'assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei
servizi generali e amministrativi titolari, nonché istituti
scolastici in grado di favorire la circolazione di nuove
competenze, ampio sviluppo dell'offerta formativa, maggiore peso
nell'accesso ai finanziamenti istituzionali e comunitari,
maggiore forza contrattuale nei rapporti con gli enti e maggiore
capacità di incidere sul territorio con azioni formative". Rosolen ha quindi detto di trovare "demagogiche le critiche mosse
al Governo rispetto a quanto richiesto alle Regioni perché non
stiamo penalizzando il diritto allo studio o riducendo le risorse
per l'istruzione, ma stiamo ridimensionando il numero delle
figure apicali delle istituzioni scolastiche, facendo sì che
l'offerta sia plasmata rispetto alle esigenze dei territori, a
fronte di un calo demografico che negli ultimi tre anni ha fatto
registrare in Friuli Venezia Giulia la perdita di oltre seimila
studenti". "Pur confidando sulle indiscusse capacità della classe dirigente
scolastica, consapevole che le scuole debbano essere accompagnate
in questo percorso di transizione per prevenire le difficoltà che
ogni processo di modifica comporta e per garantire servizi e
integrazione didattica - ha proseguito l'assessore - abbiamo
aumentato le risorse del Pacchetto scuola e previsto nella legge
di Stabilità ulteriori economie per supportare le istituzioni
scolastiche coinvolte nelle fusioni, chiedendo inoltre a tutti i
componenti della Giunta regionale di assicurare opportuna
attenzione alle eventuali criticità segnalate dai Comuni (spese
di trasporto scolastico, servizio mensa, dopo scuola) nella
riorganizzazione della rete scolastica. Abbiamo chiesto, per di
più, all'Usr di dare priorità nell'assegnazione del personale
docente e Ata negli istituti soggetti al dimensionamento
scolastico". (SEGUE)
ARC/COM/ma/al
Scuola:Rosolen, infondati allarmismi su dimensionamento scolastico