Welfare: Rosolen, formazione ai Comuni è supporto a denatalità
Consegnati i diplomi a nuove figure presenti in 13 municipalità
Pordenone, 21 giu - "Con adeguate politiche di welfare sarà
possibile non solo arrestare lo spopolamento ma anche e
soprattutto rendere attrattivo un territorio. Le nuove figure
venutesi a formare e alle quali sono stati consegnati oggi gli
attestati rappresentano un altro tassello del mosaico di
opportunità con il quale la nostra regione sta cercando di
invertire il trend".
Lo ha affermato l'assessore regionale Alessia Rosolen
intervenendo oggi alla cerimonia svoltasi nella sala Paolini
della Regione a Udine durante la quale sono stati consegnati gli
attestati alle figure di Municipality family manager che
opereranno in 13 comuni "Amici della famiglia". Il riconoscimento
è stato assegnato alle persone che lavoreranno nelle municipalità
di Venzone, Budoia, Fiume Veneto, Fontanafredda, Forni Avoltri,
Forni di Sopra, Lignano Sabbiadoro Majano, Mortegliano, Pasiano
di Pordenone, Resia, Sacile e Pordenone.
Alla presenza del presidente dell'Anci Dorino Favot e di Luciano
Malfer, Dirigente generale Agenzia per la coesione sociale della
Provincia Autonoma di Trento, l'esponete dell'esecutivo del
Friuli Venezia Giulia, nel suo intervento, ha posto in risalto il
lavoro che l'amministrazione regionale ha posto in essere a
partire dalla legge sulla famiglia per migliorare il sistema di
welfare allo scopo di rendere più attrattivo il territorio.
"La norma - ha spiegato l'esponente dell'Esecutivo - è nata sulla
spinta propulsiva di ciò che hanno fatto altre realtà del nostro
Paese. Il calo demografico non va visto solo come decremento
delle nascite o della presenza di famiglie in una specifica zona
ma anche come criticità dovuta all'assenza di servizi. Se è vero
che il trend non verrà contrastato nell'arco di qualche anno, il
nostro compito è però quello di creare le basi per affrontare
questa problematica in modo sistematico, avviando politiche di
welfare che possano rendere attrattivo un territorio".
In questa direzione "nella legga sulla famiglia promulgata dalla
Regione - ha detto Rosolen - abbiamo previsto azioni che
rispondano non solo alle esigenze, bisogni ed emergenze delle
singole persone, affinché scelgano di non andare via dal Friuli
Venezia Giulia ma che permettano anche di rendere attrattivo il
nostro territorio a nuovi nuclei familiari. Queste misure
dovranno essere poi rese strutturali nonché rafforzate e ampliate
tenendo conto di best practice messe in atto anche in altre zone
del Paese".
Infine l'assessore regionale ha messo in evidenza il reale
problema della perdita di potere d'acquisto dei salari, tema di
fronte al quale l'amministrazione però non ha alcuna forza
contrattuale. "Tuttavia - ha spiegato Rosolen -noi possiamo
mettere in atto politiche di welfare con le quali
controbilanciare questa situazione attraverso azioni che
rappresentano un supporto reale e tangibile a favore delle
famiglie".
ARC/AL/pph
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