Famiglia: Rosolen, buone pratiche da mettere in rete tra Enti locali
L'assessore interviene al corso di formazione per amministratori Pordenone, 27 ott - "La collaborazione con la Provincia
Autonoma di Trento e con la rete dei Comuni per noi è stata ed è
fondamentale. Così come lo sono tutte le sinergie attivate negli
anni con altri enti e istituzioni pubbliche, private e del terzo
settore che hanno contribuito, innanzitutto, alla stesura della
legge sulla famiglia che abbiamo varato nel novembre del 2021.
L'obiettivo è quello di individuare, in un'ottica di sistema e di
rete, tutte le misure più virtuose e le azioni che possono dare
le risposte più efficaci al territorio. E proprio qui risiede la
centralità del ruolo dei Comuni quale punto di riferimento di
tutti i soggetti che agiscono direttamente nell'ambito dei
servizi per le famiglie". Lo ha sostenuto l'assessore regionale al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen
intervenuta questa mattina al webinar di presentazione del
percorso formativo e informativo rivolto ad amministratori,
funzionari comunali e associazioni familiari del territorio del
Friuli Venezia Giulia che ha l'obiettivo di sostenere i governi
locali nella costruzione di politiche a sostegno della famiglia. Un percorso volto alla promozione di buone prassi in materia di
politiche per la famiglia, partito proprio alla fine del 2021 con
il Protocollo di intesa con la Provincia Autonoma di Trento per
mettere a sistema le misure più virtuose a sostegno della
famiglia.
"La Regione Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato l'assessore
Rosolen - ha approvato la nuova legge sulla famiglia nel novembre
del 2021. Ci sono alcuni punti che è importante sottolineare: in
primis, con la nuova norma abbiamo dato una visione innovativa a
tutte le misure a sostegno della famiglia. La seconda cosa che ci
ha guidato è stata trovare sempre delle misure complementari che
andassero a coadiuvare le politiche già messe in campo a livello
nazionale". "Dall'esperienza della Provincia Autonoma di Trento - ha
proseguito l'assessore - nasce questo percorso che è anche di
sensibilizzazione. Ha una finalità di formazione rispetto
all'integrazione delle politiche che nei territori si mostrano
più efficaci. E questo è fondamentale per rafforzare la rete
locale al centro della quale si pone il ruolo dei Comuni, delle
associazioni familiari e di tutti i soggetti pubblici e privati
che attorno alle politiche e ai servizi per la famiglia possono
dare il loro contributo". L'assessore nel suo intervento ha insistito sul ruolo dei Comuni.
"È sicuramente a livello locale - ha sottolineato Rosolen - che
deve nascere una nuova visione della famiglia intesa, e questo è
stato il faro di tutti i regolamenti e gli interventi discesi
dalla nuova legge quadro, come il bene comune dal quale partire;
un soggetto dotato di una propria identità, una lente per
orientare le azioni politiche capace di guardare al futuro con
senso di responsabilità verso le nuove generazioni". Una ulteriore riflessione è stata posta dall'assessore regionale
alla Famiglia sull'aspetto formativo. "L'obiettivo
dell'intervento formativo che l'Amministrazione regionale sta
promuovendo nelle comunità - ha proseguito l'esponente della
Giunta regionale - è assicurare metodologie di intervento
uniformi e adeguate su tutto il territorio regionale e costruire
progettualità innovative volte anche a invertire il crollo delle
nascite. E su questi aspetti siamo disponibili - ha aggiunto
l'assessore - a qualsiasi tipo di suggerimento e di messa in rete
di buone pratiche già sperimentate che possono essere utili.
Qualsiasi azione da parte dei Comuni e dei territori della nostra
regione che abbia ottenuto successo credo possa e debba diventare
patrimonio comune".
ARC/LIS/al
L'assessore al Lavoro e all'Istruzione, Alessia Rosolen
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