Udine, 9 giu - Infanzia, contrasto alla violenza di genere,
trasformazione e apprendimento digitale, istruzione e agenda
delle competenze, lotta all'antisemitismo, ricerca e sviluppo in
campo biomedico.
Sono queste le tematiche della politica comunitaria che si
sposano con le azioni messe in campo dalla Regione e illustrate
oggi alla VI Commissione consigliare dall'assessore regionale al
Lavoro e istruzione, Alessia Rosolen.
"Si tratta di aspetti su cui il Friuli Venezia Giulia è impegnato
da tempo con azioni che sono via via diventate complementari e
coerenti anche con la programmazione del Fondo sociale europeo e
del Piano nazionale di ripresa e resilienza" ha notato Rosolen.
Con riferimento ai diritti dei bambini ad un'educazione e cura
nella prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità,
l'Unione europea ha fissato il parametro del 33 per cento di
posti nei servizi educativi rivolti alla prima infanzia quale
obiettivo entro il 2010.
"Il Friuli Venezia Giulia ha centrato e superato il traguardo
europeo già nel 2019 - ha riferito Rosolen -, potendo contare su
279 strutture per una ricettività di 7.500 posti che, insieme ai
691 messi a disposizione dalle sezioni primavera, hanno garantito
un'incidenza del 34,7% sulla popolazione di riferimento. All'11
maggio 2021 ci sono 290 servizi autorizzati, di cui 233
accreditati e ulteriori 13 strutture in fase di accreditamento".
"La Regione sta lavorando per creare una filiera del sistema
zero-sei e per costruire un sistema dei 0-3 anni e 3-6 anni
pubblico, privato accreditato e paritario, anche con un'adeguata
programmazione - ha riferito l'assessore -; con questa finalità
avvieremo anche un'analisi del fabbisogno dei posti per corsi in
scienze dell'educazione, verificando così le segnalazioni
arrivate dai soggetti privati sulle difficoltà di reperimento di
educatori laureati".
Anche con riferimento alla violenza di genere, la strategia
regionale in materia di pari opportunità si inserisce in quella
europea e poggia sul Fondo sociale europeo e sui bandi per le
azioni positive.
Sul fronte dell'inclusione digitale, la Regione ha avviato
percorsi sperimentali per contrastare l'analfabetismo digitale,
sia per lavoratori occupati che inoccupati. Le azioni sono state
inserite nella programmazione europea 2014-21, così come nella
prossima 2021-27. Interventi specifici hanno inoltre riguardato
l'orientamento verso le lauree "STEM" (scienze, tecniche,
ingegneristiche e matematiche) e il sistema Argo rivolto
all'industria.
Nell'area dell'istruzione, oltre al sostegno all'offerta
formativa delle scuole di ogni ordine e grado, statali e
paritarie, la Regione, con le proprie linee guida triennali, ha
messo in campo interventi per il diritto allo studio destinando
1,5 milioni di euro alla dote scuola per l'anno scolastico in
corso e contributi per spese di ospitalità presso convitti. A ciò
si aggiunge un programma ampio di azioni a favore degli alunni
con bisogni educativi speciali o disturbi specifici
dell'apprendimento, interventi per scuole in ospedale e didattica
a domicilio, prevenzione e contrasto all'analfabetismo emotivo e
funzionale.
"Un'attenzione particolare è riservata agli interventi di sistema
a favore degli istituti tecnici superiori, oggetto di una
convenzione con le diverse Confindustria presenti in Friuli
Venezia Giulia e l'Ufficio scolastico regionale" ha ricordato
Rosolen, aggiungendo "l'impegno per l'alta formazione e
l'istruzione universitaria tra cui rientrano il sostegno a corsi
di dottorato e assegni di ricerca da svolgersi all'estero, con
6,3 milioni tra Università di Trieste, Udine e Sissa. Il
finanziamento delle borse di dottorato di ricerca e gli assegni
di ricerca per 4,5 milioni, i voucher per la partecipazione a
master post laurea presso le Università della regione e quelli
per la mobilità di ricercatori". Tra gli obiettivi di prossima
realizzazione la creazione del cluster regionale delle Scienze
della vita.
ARC/SSA/al
L'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen
Foto Regione FVG