Trieste, 2 mag - "L'anno didattico formativo non andrà perso:
i ragazzi che hanno scelto i percorsi di istruzione e formazione
professionale (IeFP) potranno sostenere l'esame finale di
qualifica e concludere il proprio cammino di specializzazione. La
crisi epidemiologica per il Covid-2019, a causa delle restrizioni
della mobilità individuale, ha fortemente condizionato le
modalità di erogazione dei percorsi formativi da parte degli enti
di formazione professionale accreditati e degli istituti
professionali di Stato autorizzati, ma non abbiamo alcuna
intenzione di alzare bandiera bianca. Anzi, si tratta di una
grande occasione per ribadire un concetto politico molto chiaro:
dove la Regione ha competenze dirette, decide. Non temporeggia,
non delega, non nomina comitati tecnici".
Lo afferma l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione,
Alessia Rosolen, anticipando anche quali saranno i criteri di
ammissione, le modalità e i tempi di svolgimento dell'esame e
spiegando che ci saranno misure specifiche per i percorsi che
implicano attività laboratoriali da svolgere in presenza.
"Saranno ammessi agli esami - ha precisato - gli allievi che
hanno frequentato il 75 per cento delle ore previste nel loro
anno conclusivo, ottenendo una valutazione positiva sia sotto il
profilo comportamentale che dal punto di vista didattico. Le
sessioni d'esame avranno avvio per gli enti di formazione
professionale a partire dal 15 giugno, mentre per gli istituti
professionali di Stato a partire già dal 27 maggio. Le operazioni
d'esame si articoleranno in una o più giornate da otto ore per un
massimo di tre giornate secondo il numero degli allievi da
sottoporre all'esame, che consisterà in un colloquio individuale.
La Commissione svolgerà i suoi lavori in presenza, nel rispetto
di tutte le misure igienico-sanitarie, di distanziamento
interpersonale minimo e di protezione individuale stabilite dalla
normativa in vigore alla data dell'esame, mentre l'allievo sarà
collegato a distanza. Il colloquio, fissato con appuntamento
secondo un calendario predefinito preventivamente
dall'istituzione formativa, durerà circa 45 minuti".
"Prendendo atto dell'esigenza di modificare le modalità di
apprendimento formativo - ha aggiunto l'assessore - le attività
in aula sono state sostituite con lezioni a distanza, mediante
applicativi e dispositivi digitali e, più in generale, le lezioni
teoriche sono state rimodulate sulla base delle esigenze
contingenti. Laddove possibile, anche le attività laboratoriali
sono proseguite a distanza anche se è necessario puntualizzare
che alcune attività non possono prescindere da laboratori
specifici e strumenti, dotazioni e tecnologie precisi, mentre gli
stage sono stati sostituiti con project work".
"Alla luce di quanto esposto - ha proseguito Rosolen - se
dovessero permanere le limitazioni vigenti, che sospendono alcune
attività, non potrebbero essere portati a compimento alcuni
percorsi. Per questa ragione, qualora le sospensioni delle
attività dovessero essere prorogate, chiederemo deroga per i
laboratori nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza e con
vincoli stringenti rispetto alla fornitura di dpi. Un'ulteriore
richiesta di deroga è, invece, legata ai tirocini
extracurricolari: in caso di ripresa delle attività produttive ed
economiche, le imprese chiederebbero tirocinanti che, allo stato,
non siamo nelle condizioni di mettere a disposizione".
"Dove può la Regione dà riposte precise e si assume le proprie
responsabilità - ha concluso l'assessore - perchè vogliamo
scongiurare il rischio che i ragazzi perdano un anno e lo faremo.
Se anche nel comparto dell'istruzione avessimo gli stessi margini
di manovra e avessimo portato a termine il percorso di
regionalizzazione, avviato sin dall'insediamento della Giunta e
arenatosi lo scorso agosto, avremmo l'autonomia per decidere come
e quando riprendere le lezioni a scuola".
ARC/Com/ep