"Nomina direttore Usr va abbinata ad attuazione titolo V"
Trieste, 7 nov - "Paralizzato dal Ministero il percorso che
punta a trasferire alla Regione alcune competenze dell'istruzione
non universitaria, in attuazione del titolo V della Costituzione.
Mesi di immobilismo e di silenzi stanno vanificando il lavoro
fatto precedentemente di comune accordo tra Regione e Commissione
Paritetica".
Lo afferma l'assessore all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia,
Alessia Rosolen, sottolineando che "l'obiettivo di esercitare in
modo compiuto una gestione maggiormente autonoma del settore,
creando i presupposti per lo sviluppo e l'ampliamento di alcuni
programmi didattici e formativi coerenti con le prospettive di
crescita del tessuto sociale del territorio regionale, rischia di
naufragare a causa dell'irragionevole e immotivata latitanza del
Miur".
"Ricordo - prosegue - gli oltre 27 milioni di euro investiti nel
2019 nell'istruzione, di cui 4,6 per arredi e forniture
scolastiche, oltre ai progetti regionali divenuti modello di
riferimento in ambito nazionale, come il percorso della scuola in
ospedale in merito al quale è in programma un convegno nazionale
a Trieste venerdì 22 novembre. Con una gestione più autonoma,
quanto già fatto potrebbe essere migliorato e perfezionato".
"Da settimane - puntualizza Rosolen - attendiamo un segnale da
Roma ma stiamo perdendo le speranze. Abbiamo avviato un processo
virtuoso, rilevante dal punto di vista amministrativo e
importante sotto il profilo politico che, dopo un avvio molto
incoraggiante, si è incagliato. Contestualmente a questo percorso
avvincente e storico a tutti gli effetti, stiamo affrontando da
mesi il tema dell'individuazione della figura deputata a
ricoprire il ruolo di direttore dell'Ufficio scolastico regionale
a seguito della ricollocazione dell'Ufficio a livello
dirigenziale".
"A fronte di questa situazione e nell'ottica di una gestione
omogenea - annuncia l'assessore - abbiamo chiesto al Ministero la
facoltà di rinviare la scelta del nuovo direttore Usr e di
agganciarla al percorso di attuazione del titolo V. Una riforma
del comparto volta alla regionalizzazione, che implica una
promozione, già avvenuta, dell'Usr al primo livello e una decisa
sterzata regionalista non sarebbe compatibile con la nomina di un
nuovo direttore che prescinda da dinamiche e processi coerenti
con il percorso intrapreso".
"In quest'ottica - ricorda Rosolen - l'accordo raggiunto tra
Regione e Ministero vale oltre due milioni di euro per la nostra
Regione: nel dettaglio, l'intesa prevede finanziamenti per
consentire supporto al personale amministrativo ds (dirigente
scolastico) e dsga (direttore servizi generali e amministrativi),
mettendo a disposizione 800mila euro nel biennio 2019-20. In
secondo luogo, la Regione trasferisce, mediante la formula del
distacco, proprio personale all'Ufficio scolastico regionale (che
è in realtà un ufficio periferico del Miur) con misura immediata
e urgente. Terzo punto: l'incarico di personale Ata e insegnanti
di sostegno con un impegno di spesa della Regione pari a un
milione e 250mila euro".
"Considerando gli evidenti miglioramenti già raggiunti - conclude
l'assessore Fvg all'Istruzione - sarebbe fortemente auspicabile
procedere con una linea che premi la continuità ed esorcizzi un
ulteriore avvicendamento penalizzante per tutti, con l'aggravante
di essere imposto senza un confronto con il territorio".
ARC/COM/fc