Istruzione: Rosolen, stop a strumentalizzazioni gender sulla scuola
Udine, 29 gen - "Corretta la proiezione di film che mettano al
centro il tema del rispetto. Giustissimo combattere ogni forma di
prevaricazione, bullismo o violenza, nell'accezione più ampia.
Resta una domanda: è possibile evitare subdoli tentativi di
associare il concetto di gender a una conquista? Non ci si può
chiedere se lo smarrimento di Charlie sia determinato da altre
motivazioni che non riguardino l'identità di genere? Ad esempio
che il ragazzo sia un sostenitore del Manchester United, squadra
rivale del City? In una fase delicata e complessa come
l'adolescenza, perché qualcuno vuole imporre modelli culturali
imbevuti di ideologia, senza pensare al disorientamento che
questi possono provocare?".
Così Alessia Rosolen, assessore regionale all'Istruzione, nello
stigmatizzare un'iniziativa proposta dal sistema regionale delle
Mediateche in accordo con il Garante regionale dei diritti alla
persona che non ha previsto il coinvolgimento della Regione né
dell'Ufficio scolastico regionale e che intende proporre a tutte
le scuole del Fvg la visione di una serie di film sui temi del
rispetto. Uno dei film selezionati, Just Charlie, mette al centro
il tema dell'identità di genere; si tratta della storia di un
adolescente della provincia inglese intrappolato nel corpo di un
fanciullo combattuto fra il desiderio di assecondare le ambizioni
del padre che lo vede calciatore di talento per il Manchester
City e il bisogno di affermare la propria identità.
"Trovo profondamente scorretto e pericoloso - prosegue Rosolen -
l'utilizzo improprio di strumenti formativi e didattici, quando
questi vengono piegati a interessi di parte o, peggio, a logiche
propagandistiche condotte in modo pavido. I sepolcri imbiancati
del gender abbiano la decenza di non fare esperimenti sulla pelle
dei bambini e dei ragazzi. Concludo, osservando che gli attivisti
gender dovrebbero sforzarsi, quantomeno, di leggere linee guida e
gli indirizzi dell'ufficio scolastico regionale. Il Garante
garantisca tutti e non faccia battaglie di parte. Nel caso,
liberissimo: prima si dimetta, però".
ARC/LP/com